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Fisica del Cicap spiega perché le statuette “lacrimano” e “sudano” da millenni

Fanpage.it ha intervistato Sofia Lincos, laureata in Fisica e membro del Cicap, sui fenomeni “paranormali” su oggetti religiosi. Statue che piangono e lacrimano non sono una novità ma esistevano già nell’Antica Grecia e a Roma. E le cause sono tutt’altro che soprannaturali.
A cura di Alessia Rabbai
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La professoressa Sofia Lincos del Cicap
La professoressa Sofia Lincos del Cicap
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Statuette e icone che "lacrimano sangue" o "trasudano olio" come accade a Trevignano Romano alle porte di Roma non sono una novità dei giorni nostri, né un'esclusiva del cattolicesimo. Che su oggetti religiosi e non accadano fenomeni apparentemente inspiegabili è successo e succede in tutto il Mondo. E le cause sono tutt'altro che sovrannaturali. A spiegarcelo è Sofia Lincos, laureata in Fisica, da anni membro del Cicap e caporedattrice della rivista ‘Query Online'.

Il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) è un’associazione di promozione sociale, scientifica ed educativa, che promuove un'indagine scientifica e critica nei confronti delle pseudoscienze, del paranormale, dei misteri e dell'insolito con l'obiettivo di diffondere il metodo scientifico e lo spirito critico. Nasce nel 1989 per iniziativa di Piero Angela e di un gruppo di scienziati, intellettuali e appassionati, ed è oggi presieduto dal professor Sergio Della Sala. Fanpage.it ha chiesto supporto al Gruppo Indagini del CICAP per quanto riguarda la "lacrimazione" la "trasudazione" di vari oggetti religiosi a Trevignano Romano, che sta valutando come procedere.

Professoressa, quali sono genericamente le cause di questi fenomeni?

Le cause che accomunano fenomeni apparentemente sovrannaturali su oggetti religiosi sono naturali oppure si tratta di manomissioni. Nella maggior parte dei casi che abbiamo studiato si tratta di colle o resine che si sciolgono a causa delle temperature, come ad esempio la statua della Madonna che piangeva in Olanda nel giugno del 2001 analizzata all'ospedale del posto. Oppure l'umidità stessa che, a seconda del materiale del manufatto, viene assorbita e successivamente rilasciata tramite porosità o spaccature. Ci sono stati casi analoghi anche in Italia, come ad esempio il Crocefisso di Stupinigi oppure, proprio nella provincia di Roma, il caso della statuetta della Madonna che "lacrimava sangue" a Civitavecchia. Un'altra causa può essere il batterio Serratia marcescens, probabilmente ‘protagonista del miracolo di Bolsena' in provincia di Viterbo, dove le Ostie si sono tinte di rosso. Oppure ancora più semplicemente, sugli oggetti è stata applicata della sostanza da qualcuno.

Come vi arrivano le segnalazioni e come intervenite?

Ci contattano giornalisti ma anche le persone che hanno assitito a qualcosa di strano o che vorrebbero che indagassimo su qualcosa di particolare, che non si riescono a spiegare. Alla nostra email indagini@cicap.org ci arrivano tantissime foto e filmati. Sulla base del materiale ricevuto e, a seconda dei casi quando necessario, il materiale ricevuto viene mandato al Gruppo Indagini del quale fanno parte esperti in varie discipline che sulla base di quella cercano di dare una risposta scientifica. Come intervenire lo valutiamo di volta in volta, come l'ascolto delle testimonianze, prelievi sul posto con l'analisi dei campioni, l'isolamento del manufatto per vedere se il fenomeno si ripresenta.

Di quali casi vi siete occupati in merito a fenomeni su oggetti religiosi?

Negli anni abbiamo ricevuto segnalazioni da tutta Italia e fatto analisi su immagini che "piangevano lacrime" o che "trasudavano olio". Nel 2012 ad esempio ci siamo occupati di un'icona della "Madonna che piangeva" nella Chiesa ortodossa di San Nicola a Milano, un fenomeno che si era verificato nel 2008 e 2010. Il nostro segretario Massimo Polidoro ha preso informazioni dal responsabile e ha prelevato del liquido. Il chimico Luigi Garlaschelli lo ha fatto analizzare ed è risultato essere un olio vegetale, che non poteva provenire dal trasudamento del quadro, perché era realizzato con pigmenti di origine minerale. Probabilmente era stato applicato da qualcuno. Hanno messo un vetro davanti all'immagine e il fenomeno non si è più verificato.

Esempi di fenomeni apparentemente sovrannaturali su oggetti ci sono anche nelle altre culture e religioni?

Le segnalazioni che ci arrivano riguardano oggetti religiosi apparteneti alla religione cristiana cattolica o ortodossa. Ciò è più comune che accada perché hanno un'ampia iconografia, mentre è più raro, ma non impossibile, che venga segnalato su oggetti appartenenti al protestantesimo o all'islam, proprio perché non ci sono statue. È curioso osservare come le statue "lacrimavano", "sudavano" e "sanguinavano" già nell'Antica Grecia e a Roma, come ci testimoniano nei loro scritti alcuni autori. Inoltre fenomeni "paranormali" riguardano anche altre statue culture nel Mondo come ad esempio le statue di Ganesh che negli anni Novanta "bevevano il latte": in questo caso ad entrare in gioco è stata la legge della della capillarità, che portava il liquido dal cucchiaio posto sotto alla bocca fin dentro il corpo.

Qual è l'obiettivo delle vostre verifiche scientifiche sui fenomeni segnalati?

Non spetta a noi di dire se un certo fenomeno ricondotto alla sfera religiosa si tratti o no di un "miracolo". Le nostre verifiche scientifiche vogliono essere uno spunto per le persone affinché ricevendo una spiegazione empirica possano criticamente farsi una propria opinione. L'obiettivo ultimo è quello di favorire un approccio scientifico anche a fenomeni che a prima vista potrebbero apparire senza spiegazione. Il nostro lavoro non vuole sminuire la religione o la fede, né dire alle persone di non credere. Semplicemente ci mettiamo a disposizione in nome della Scienza per dare delle spiegazioni a fenomeni apparentemente inspegabili, e, in casi ad esempio di eventuali donazioni di denaro, di metterli in guardia per non cadere nelle truffe.

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