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Covid 19

La Regione Lazio invia i nominativi dei non vaccinati ai medici: “Vanno chiamati tutti”

Lo ha annunciato oggi l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, spiegando che i medici e i pediatri potranno rispondere “anche a eventuali dubbi e domande sulla vaccinazione”. La campagna vaccinale nel Lazio ha superato le 7,6 milioni di somministrazioni, con il 74% della popolazione al di sopra dei 12 anni che ha ricevuto la doppia dose.
A cura di Natascia Grbic
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La Regione Lazio manderà le liste delle persone che ancora non si sono vaccinate ai medici. Così da poterli contattare e parlare con loro, fugando magari eventuali dubbi. Lo ha annunciato oggi l'assessore regionale alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato.  "Da questo fine settimana forniremo ai medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta i nominativi dei loro assistiti affinché possano procedere ad una chiamata pro-attiva rispondendo anche a eventuali dubbi e domande sulla vaccinazione". Non solo: è stata data indicazione a tutte le Asl di attivare "specifiche relazioni con le università" per vaccinare gli studenti che non hanno ancora ricevuto il siero. In vista dell'inizio delle lezioni, infatti, gli studenti universitari dovranno munirsi di Green Pass se vogliono assistere in presenza (o facendo un tampone, o vaccinandosi, o se sono guariti da meno di sei mesi). Altrimenti dovranno optare per la didattica a distanza.

"Sono state superate le 7,6 milioni di somministrazioni e oltre il 74% della popolazione con età superiore ai 12 anni ha già ricevuto la doppia dose di vaccino – ha aggiunto Alessio D'Amato – Il Lazio si conferma così la prima regione italiana per copertura vaccinale mantenendosi circa 6 punti sopra la media nazionale. Stiamo in una fase importante della campagna di vaccinazione, secondo le nostre proiezioni durante il prossimo mese verrà superata l’asticella anche dell’80% e proprio per agevolare il raggiungimento di tale obiettivo sarà possibile dal primo settembre accedere agli hub vaccinali anche senza la prenotazione, ma solamente con la tessera sanitaria. Attualmente abbiamo una platea di prenotazioni superiore alle 350 mila".

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