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Donna e neonata morte a Villa Pamphili

La mamma della donna trovata morta a Villa Pamphili: “L’ho riconosciuta dai tatuaggi”

“Sono i tatuaggi di mia figlia”, queste le parole della mamma di Anastasia Trofimova, la donna trovata morta insieme alla figlia di un anno Andromeda a Villa Pamphili.
A cura di Beatrice Tominic
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Anastasia Trofimova a sinistra, a destra la mamma, in videochiamata con Chi l'ha visto?
Anastasia Trofimova a sinistra, a destra la mamma, in videochiamata con Chi l'ha visto?
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Ha visto le foto dei tatuaggi della donna trovata morta a Villa Pamphili insieme alla bimba di un anno e non ha avuto dubbi: quei disegni sono gli stessi che aveva impressi sulla pelle anche sua figlia, Anastasia Trofimova. A riconoscere la ragazza, che avrebbe compiuto 29 anni il prossimo settembre, è stata la mamma, dalla Russia.

La mamma di Anastasia Trofimova: "La donna di Villa Pamphili è mia figlia"

"I tatuaggi delle foto che le ho fatto avere sono quelli che la donna trovata senza vita a Roma aveva sul corpo. Li riconosce?", è la domanda posta dalla giornalista di Chi l'ha visto? alla madre di Trofimova, collegata in video chiamata. "Да (da)", che in lingua russa vuol dire sì, è ciò che risponde la donna, annuendo con la testa. "Sono i tatuaggi di mia figlia", continua la donna.

Il tatuaggio di Anastasia Trofimova e il disegno estrapolato dal corpo di Villa Pamphili.
Il tatuaggio di Anastasia Trofimova e il disegno estrapolato dal corpo di Villa Pamphili.

Rintracciare l'identità della ragazza e, di conseguenza, i suoi parenti, è stato complicato. Per Anastasia Trofimova non è mai stata sporta denuncia di scomparsa: risalire al suo nome, per la polizia di Stato e per la Procura di Roma, è stato difficile. Fino a qualche ora fa, era una ragazza sconosciuta, fatta eccezione per i tatuaggi, diramati già la settimana scorsa con un appello da parte degli agenti e il volto, catturato da un'immagine in cui, insieme a lei, appare anche l'uomo che potrebbe aver ucciso la piccola Andromeda e nascosto i cadaveri, Francis Kaufmann.

Anastasia Trofimova: l'arrivo a Malta per studio e la relazione con Rexal Ford

"Si chiamava Anastasia, era andata a studiare inglese a Malta", spiega ancora la mamma della donna trovata morta a Villa Pamphili. Nell'isola ha conosciuto un uomo che le si è presentato come Rexal Ford, come riportava il nome sui documenti, di mestiere regista e sceneggiatore. E che, come emerso da poco, avrebbe ricevuto quasi un milione di euro dal ministero della Cultura per un film mai realizzato.

Rexal Ford, il nome con cui Francis Kaufmann si fingeva un regista di successo.
Rexal Ford, il nome con cui Francis Kaufmann si fingeva un regista di successo.

Non è chiaro se i due si fossero sposati, sicuramente avevano iniziato una vita insieme e avevano avuto una bambina. "Il suo nome è Andromeda", aggiunge ancora parlando della nipotina anche se resta un mistero sul nome della piccola. Secondo alcuni, la piccola veniva chiamata con il nome di Lucia, mentre ad altri ancora l'avrebbe presentata come Sara.

Gli ultimi contatti fra Anastasia Trofimova e sua mamma

La donna era arrivata a Malta nel 2023, aveva iniziato la relazione con Rexal Ford e il 14 giugno del 2024 aveva partorito la bimba. Nei suoi confronti non è stato diramato alcun avviso di scomparsa. Aveva smesso di sentirsi con la mamma da qualche giorno. L'ultima volta si erano sentite telefonicamente il 27 maggio scorso. Poi Trofimova aveva inoltrato un'email alla mamma qualche giorno più tardi, il 2 giugno.

Rexal Ford con la piccola Andromeda.
Rexal Ford con la piccola Andromeda.

Diceva di avere dei problemi con il compagno, ma di confidare nel fatto che presto sarebbero stati risolti. Il giorno dopo, invece, sarebbe stato registrato l'ultimo avvistamento dei tre, seduti in terra nei pressi di Largo Argentina. Lei sembrava che gli stesse dando dello stupido, parlando in inglese. Due giorni dopo, quando è stato avvistato, Ford aveva con sé la bambina. Erano soli e lui era ubriaco. Della donna non c'era traccia. "È tornata con l'ex", aveva dichiarato lui. O, ancora: "È andata fuori città". Evidentemente una delle tante bugie pronunciate da Ford.

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