La madre della sordomuta al poliziotto che l’ha salvata: “Hai rischiato la vita per lei”

Un sentito ringraziamento è il messaggio arrivato alla Polizia di Stato da parte della mamma della donna sordomuta caduta nel Tevere a Roma. Un agente l'ha salvata, tuffandosi e recuperandola sott'acqua. Sono stati momenti di paura martedì scorso 23 agosto all'altezza di ponte Vittorio Emanuele II. La donna, una trentaduenne originaria dell'Etiopia, è svenuta ed è precipitata nel fiume all'altezza il Lungotevere degli Altoviti, in direzione Passeggiata di Ripetta. Ha rischiato di morire, perché ha perso conoscenza ed è finita sott'acqua. Una vicenda che sarebbe culminata in tragedia, se non fosse stato per il poliziotto, che è intervenuto prontamente. A dare l'allarme ai due agenti in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, Sezione Volanti è stato un uomo, che ha notato quella che pareva essere una sagoma umana nel Tevere.
Il poliziotto si è tuffato nel Tevere
Immediatamente uno dei due poliziotti è sceso sulla banchina, si è tuffato e l'ha raggiunta. In quel particolare tratto le acque sono impervie, profonde e ci sono molte alghe, ma nonostante le difficoltà l'ha trovata e le ha salvato la vita. I due agenti l'hanno estratta dall'acqua e le hanno prestato il primo soccorso, in attesa dell'arrivo dell'ambulanza. Giunto in breve tempo il personale sanitario ha preso in carico la donna e l'ha trasportata in codice rosso al Policlinico Umberto I. Arrivata al pronto soccorso la paziente è stata affidata alle cure dei medici, che l'hanno sottoposta agli accertamenti del caso.
La lettera della mamma alla polizia
La madre della trentaduenne lunedì scorso ha scritto al questore di Roma una bellissima lettera di ringraziamento nei confronti degli agenti.
Ringrazio gli agenti della Polizia di Stato, appartenenti alla Questura di Roma, per aver assistito e salvato mia figlia a seguito di uno svenimento nei pressi della banchina del fiume Tevere e per evitare che mia figlia affogasse l'agente si è gettato nelle acque del fiume Tevere, rischiando la sua vita per salvare quella di mia figlia. Subito dopo hanno chiamato il 118 ed è stata portata all'ospedale Policlinico. Grazie a loro mia figlia ora sta a casa sana e salva. Grazie mille dal profondo del cuore, da parte mia e di tutta la mia famiglia, agli agenti.
