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La faceva inginocchiare e poi le puntava una pistola alla testa: “Ti taglio in due”. Condannato

Dopo anni di minacce, umiliazioni e violenze la donna ha trovato il coraggio di denunciare l’ex facendolo condannare a tre anni al termine del processo con rito abbreviato.
A cura di Redazione Roma
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La costringeva a inginocchiarsi davanti a lui sotto la minaccia di una pistola, e poi gliela puntava alla testa minacciando di ucciderla. "Fai schifo", "ti taglio in due", le diceva tenendola sotto tiro. E poi le botte: calci e pugni al culmine di litigi scatenati per un motivo qualsiasi. Un incubo che per la donna vittima delle violenze non è finito neanche quando, arrivata a temere davvero per la sua vita, se ne è andata di casa. L'uomo ha continuato a perseguitarla e minacciarla.

Ora l'uomo violento è stato condananto a tre anni di carcere al termine di un processo con rito abbreviato. La vicenda è ricostruita oggi sulle pagine romane del quotidiano il Messaggero. Secondo l'accusa, sostenuta dal pm Antonio Verdi, la donna era costretta a subire violenze e umiliazioni quasi quotidiane, e a vivere in un regime di vero e proprio terrore con effetti giudicati "devastanti per l'equilibrio psicofisico".

Il quarantenne, oggi condannato, controllava ogni spostamento e interazione della donna. Arrivando a pedinarla fuori il negozio dove lavorava come commessa per accertarsi che non frequentasse altre persona. Era arrivato ad aggredirla con una testata anche fuori il posto di lavoro, e a mostrare la stessa pistola con la quale la minacciava a un collega della compagna a scopo di intimidirlo.

Nel dicembre del 2022 la donna decide di allontanarsi dal suo aguzzino, rifugiandosi a casa dei genitori in provincia di Roma. Dopo un anno, sperando di aver preso sufficienti distanze dall'ex, torna di nuovo a vivere nella capitale. Ma basta un incontro casuale perché lui ricominci a tormentarla. "Ti aspetto a casa stasera, ti faccio uscire sui giornali", le dice. Terrorizzata la donna decide infine di denunciarlo nel luglio del 2024, ottenendo un divieto di avvicinamento con obbligo di portare il braccialetto elettronico. Neanche il provvedimento restrittivo fa rinunciare il 40enne da inviare minacce alla sua ex: su Facebook posta un video dove mostra la notifica del giudice e il braccialetto, di sottofondo una canzone che recita in napoletano "non ti preoccupare del mio allontanamento, ma ti devi preoccupare del mio ritorno".

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