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Donna e neonata morte a Villa Pamphili

Kaufmann solo col trolley dopo il ritrovamento dei corpi a Villa Pamphilj: la ricostruzione degli avvistamenti

Kaufmann è stato visto anche con la bimba in braccio senza la madre e da solo, con un trolley: la ricostruzione degli avvistamenti a Roma.
A cura di Beatrice Tominic
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L'uomo fermato in Grecia, la polizia a Villa Pamphilj e il volto della donna trovata morta.
L'uomo fermato in Grecia, la polizia a Villa Pamphilj e il volto della donna trovata morta.
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Francis Kaufmann si trovava ancora a Roma dopo il ritrovamento dei corpi di quelle che presumibilmente sono la figlia e la compagna a Villa Pamphilj. A confermarlo un testimone che lo avrebbe notato il 10 giugno 2025, mentre camminava da solo con una valigia. Questo è l'ultimo avvistamento dell'uomo nella capitale, prima della sua partenza per Skiathos dove è stato arrestato dagli agenti dopo la diffusione di un mandato di arresto internazionale per omicidio e occultamento di cadavere.

Ma prima del ritrovamento dei corpi di madre e figlia nella data del 7 giugno scorso a Villa Pamphilj, sono in molti a ricordare di aver visto la donna e la bambina in compagnia dell'uomo arrestato in Grecia. Da una parte due persone che, a malapena, hanno un nome, forse un soprannome. Dall'altra un uomo che avrebbe avuto in uso almeno tre identità. Il primo, Francis Kaufmann, quello che si trova sui registri dell'anagrafe e cinque arresti negli Stati Uniti. Il secondo, quello presente sul passaporto rilasciato tramite autocertificazione e utilizzato a Malta, Rexal Ford. E, infine, quello di Matteo Capozzi, con cui si presentava dallo scorso marzo, dopo l'arrivo in Italia.

Gli avvistamenti su cui stanno lavorando gli inquirenti partono dal 20 maggio. Nei primi figurano tutti e tre insieme. Poi in molti ricordano di aver visto l'uomo con la bimba in braccio, senza quella che agli occhi delle persone sembrava essere la compagna. Forse era la già morta e abbandonata nel parco romano.

L'arrivo a Roma a maggio e i primi avvistamenti

Ufficialmente, come riportavano anche i documenti, era Rexal Ford. Con lui una donna, che ha un volto ma non ancora un nome, ma che sappiamo si faceva chiamare Stella Ford. E con loro la figlia di pochi mesi, Andromeda. I tre erano arrivati in Italia da Malta la scorsa primavera. Nonostante lui ricevesse ogni mese dai genitori, a fronte di un accordo per tenersi lontano dagli Stati Uniti, una paghetta di un valor compreso fra i cinque e i seimila dollari, vivevano come senza fissa dimora e in condizioni precarie.

Il primo avvistamento dei tre risale al 20 maggio 2025, in via Giulia, quando alle forze dell'ordine è arrivata la richiesta di intervento: un uomo, visibilmente ubriaco e in stato di agitazione, stava strattonando la sua compagna, che aveva fra le braccia la bambina. Gli agenti li hanno raggiunti, ma l'uomo ha spiegato loro che non c'era stata alcuna lite. Appena due ore dopo, però, è arrivata un'altra segnalazione. Anche stavolta sono arrivati gli agenti: l'uomo, oltre ad essere ancora ubriaco, aveva un'evidente ferita sulla testa. Ha detto di aver sbattuto. La donna che era con lui gliela stava curando.

L'arrivo a Villa Pamphilj a fine maggio

Cinque giorni dopo i tre sono stati avvistati a Villa Pamphilj. Un testimone racconta di averli notati nei pressi di dove sono stati ritrovati i corpi. Con loro avevano una tenda dove trascorrevano la notte. La mattina la smontavano, la mettevano in una busta di plastica che nascondevano in mezzo ai rovi. Una routine che ricorda di aver visto almeno tre volte.

Altri raccontano di averli visti, in più giorni, nei pressi del mercato di San Silverio, in via Gregorio VII, non molto distante dall'ingresso di Villa Pamphilj nei pressi di cui sono stati rinvenuti i corpi. Alcuni commercianti raccontano dell'indole violenta dell'uomo. Altri che la donna gli gridava di non toccare la bambina.

L'ultimo avvistamento dei tre, insieme, per il momento risale al 3 giugno, quando sono stati visti seduti in terra, a pochi passi da Largo Argentina. "You're stupid", avrebbe detto la donna, in inglese, rivolta verso l'uomo che non avrebbe replicato.

Il secondo intervento della polizia: Kaufmann solo con la bimba in braccio

Dal 5 giugno non si hanno più tracce della donna. L'uomo è stato visto vagare in centro città fra piazza Benedetto Cairoli e via di Torre Argentina, tenendo in braccio la bimba che indossava, come in tutti gli avvistamenti precedenti, il vestitino rosa ritrovato in un bidone della spazzatura fuori dal parco. L'uomo barcollava ed era evidentemente ubriaco. In mano aveva una bottiglia di vino. Così sono stati allertati gli agenti che lo hanno fermato. Le foto di quel controllo sono poi state diffuse dalla trasmissione televisiva Chi l'ha visto?. 

Lo hanno fermato in tre, gli hanno chiesto come si chiamasse e chi fosse la bimba che aveva in braccio. Lui ha mostrato loro il documento e ha detto che si trattava di sua figlia. Un'agente ha chiesto dove si trovasse la moglie e lui le ha risposto che era fuori città. Alcuni si chiedono se ci sarebbe stato un altro epilogo se soltanto questi interventi fossero andati in maniera diversa.

L'uomo è poi stato avvistato nuovamente nei pressi di un hotel, stavolta in zona Prati, qualche ora dopo, verso le ore 2 del 6 giugno. Parlava inglese e indossava sempre gli stessi vestiti con cui era già stato visto nei giorni precedenti. Con lui, inoltre, c'era ancora la piccola. Così come anche alle ore 1 del 7 giugno, a circa 24 ore dall'avvistamento in hotel. Stavolta, però, i due si trovavano all'incrocio tra via Leone XIII, che taglia in due Villa Pamphilj, e via Aurelia Antica. Teneva in braccio la piccola in maniera scomposta. Difficile dire se, forse, fosse già priva di vita.

L'ultimo avvistamento: da solo in partenza verso la Grecia

L'ultimo terribile avvistamento risalirebbe a tre giorni dal ritrovamento dei corpi di madre e figlia a Villa Pamphilj. Mentre cittadini e cittadine leggevano fra le pagine di cronaca del tragico ritrovamento, lui probabilmente aveva già organizzato la sua partenza. Erano le 22.30 circa del 10 giugno. L'uomo indossava ancora una volta gli stessi vestiti. Era completamente solo. Da almeno giorni non c'era la donna bionda a fargli compagnia, da almeno tre non c'era più la bimba fra le sue braccia. Al loro posto un trolley di medie dimensioni e, forse, in tasca, già i biglietti che lo hanno portato nell'isola di Skiathos, in Grecia, dove appena tre giorni dopo sarebbe stato arrestato dalle autorità con le accuse di omicidio e occultamento di cadavere.

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