Invasione di blatte volanti a Roma, il disinfestatore: “Possono arrivare ai piani alti dei palazzi”

Da piazza Carpegna al quartiere di Torpignattara, passando per Prati. Le blatte volanti si nascondono nei tombini e nei muri della città.
A cura di Gabriel Bernard
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"Escono dai tombini ogni sera. In poco tempo questa piazza si riempie di blatte". Henry dorme su una panchina di piazza di villa Carpegna. Si definisce un pellegrino, vive bivaccando in giro per l'Italia. E da un po' di giorni si è fermato a dormire nella piazzetta all'incrocio tra via Gregorio VII e la circonvallazione Aurelia. "Cominciano a uscire verso le dieci di sera, quando il sole è andato via. Ne esce una dalle grate, poi rientra e nel giro di pochi minuti escono tutte le altre. Sono davvero tante".

Un problema che non colpisce solo il quartiere Aurelio, ma anche altre zone della capitale come Torpignattara, Monte Mario, il Lido di Ostia e vari altri quadranti. Nello specifico si tratta della blatta Periplaneta americana, che a discapito del nome, è originaria del Nord Africa.

"È una specie invasiva. Sono arrivate con gli scambi commeriali marittimi e infatti si trovano principalmente nelle località portuali. Poi con il tempo, complici anche i trasporti su gomma, hanno iniziato a popolare la città di Roma, anche se non si trovano proprio in tutta la capitale". Gianluca Zucchet le conosce bene: è titolare e disinfestatore dell'azienda Zucchet Italia e si occupa quotidianamente della loro rimozione.

Il disinfestatore Gianluca Zucchet
Il disinfestatore Gianluca Zucchet

La particolarità della Periplaneta americana, rispetto alla Blatta orientalis (che da tempo popola le strade di Roma), è la capacità di volare: può raggiungere anche i 10 metri d’altezza. E questo crea non pochi problemi anche a chi abita ai piani alti dei palazzi. "Avevo le lenzuola stese e le ho trovate invase dagli scarafaggi", si sfoga Ilaria sui social. Vive a Torpignattara, dove negli ultimi giorni gli insetti sono stati avvistati anche in pieno giorno. "Una vera e propria invasione".

Zucchet però precisa: "Questo in realtà è un avvenimento molto raro. Sono animali che detestano la luce del sole. Solitamente escono con il buio".

Come fare quindi per sbarazzarsi del problema? "Questa specie è molto complicata da debellare. Al contrario dell'orientalis che nidificano nei tombini, queste depongono le loro uova anche nelle intercapedini all'esterno dei palazzi. Bisogna agire con delle disinfestazioni mirate". Poi aggiunge: "Sarebbe meglio intervenire in autunno e poi in primavera, per eliminarle e prevenire situazioni simili d'estate. La loro proliferazione è legata all'aumento delle temperature".

E c'è chi attacca la pulizia della città, come Giuseppe, che spesso passeggia proprio per piazza Carpegna: "Guardi lì, guardi quei tombini. Sono sporchissimi e pieni di rifiuti. Per cacciare le blatte forse basterebbe solo pulirli".

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