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Insulti omofobi su tram a Roma, la denuncia in un video: “Qui stranieri e finocchi, fai schifo”

È successo il 3 giugno sul tram 3 di Roma e la video-denuncia è stata pubblicata da Tommaso, uno dei giovani che hanno ricevuto gli insulti: “Povera Italia, tra stranieri e finocchi. Che schifo”, ha esordito l’altro continuando poi con una serie di insulti omofobi e razzisti. “Putt… che schifo che fai? Ma fai l’uomo o la donna?”.
A cura di Enrico Tata
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Prima l'aggressione verbale a due donne di origine asiatica, poi a un ragazzo che tentava di difenderle. Protagonista un uomo sulla quarantina. È successo il 3 giugno sul tram 3 di Roma e la video-denuncia è stata pubblicata da uno dei giovani che hanno ricevuto gli insulti: "Povera Italia, tra stranieri e finocchi. Che schifo", ha esordito l'altro continuando poi con una serie di offese omofobe e razziste. "Putt… che schifo che fai? Ma fai l'uomo o la donna?", ha continuato. Questo il racconto su Instragram di Tommaso, che stava ascoltando la musica con le cuffie sul mezzo pubblico, preso per andare dal parrucchiere a tagliarsi i capelli: "Ad un certo punto, inizio a notare un po’ di agitazione intorno a me e tolgo la musica. Un uomo sulla quarantina stava insultando pesantemente due donne di origine asiatica ed un ragazzo le stava difendendo. Dal razzismo, l’uomo passa all’omofobia iniziando ad insultare il ragazzo, anche con minacce esplicite di aggressione “vieni de fori, te sfonno la faccia” così decido di intervenire (e di riprendere, per tutelarci) in difesa di quelle due donne e del ragazzo e anche per intimidire l’uomo, e questo è stato il nostro scambio di parole". Il botta e risposta tra Tommaso e l'uomo, che continuava imperterrito con gli insulti, è durato circa 3minuti, tutti ripresi dal ragazzo con il suo smartphone.

E ancora: "Ma continuiamo a dire pure che il Disegno di legge Zan limita la libertà d’espressione, che non serve a niente, che non è una priorità e altre bugie simili. La verità è che situazioni del genere capitano ogni singolo giorno, a tutti. A me oggi, a chi non è più in vita per raccontarlo ieri e a tuo figlio domani". Il ddl Zan, ricordiamo, propone di introdurre modifiche "agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere".  Il progetto di legge punta ad introdurre nello specifico "misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità".

L'autore della denuncia: "Preoccupatevi per tutti coloro che potrebbero subire questi insulti"

"Io sto bene, sono tranquillo, sono più preoccupato per le due signore e per l'altro ragazzo. Sto tranquillo, queste cose non mi toccano personalmente, ma mi preoccupano per le persone che potrebbero trovarsi in quelle situazioni. Non preoccupatevi per me, ma preoccupatevi perché una situazione del genere potrebbe ferire qualcuno sia fisicamente che emotivamente", ha raccontato ancora il ragazzo aggredito in una story pubblicata sul suo profilo Instagram. Tantissimi i commenti di solidarietà a Tommaso, tra cui quello di Pietro Turano, attivista gay e protagonista della serie tv Skam Italia: "Tommi…. mi dispiace… e grazie…".

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