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Covid 19

Dottoressa del Policlinico Umberto I vaccinata contro il Covid: “Unica arma sicura che abbiamo”

Valeria, medico specializzanda in servizio presso il Policlinico Umberto I e le Uscar, tra gli operatori sanitari che ieri hanno ricevuto la prima iniezione contro il Covid Pfizer-Biontech, in un’intervista rilasciata a Fanpage.it ha raccontato la sua esperienza, lanciando un messaggio alla popolazione: “Vaccino unica arma sicura che abbiamo, ognuno faccia la propria parte”.
A cura di Redazione Roma
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Valeria riceve il vaccino contro il Covid
Valeria riceve il vaccino contro il Covid
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"Il vaccino è sicuro ed efficace e per il momento è l'unica arma sicura che abbiamo contro il Covid. Ognuno deve fare la propria parte, vaccinandosi". Sono le parole di Valeria, medico specializzanda in servizio presso il Policlinico Umberto I e le Uscar del Lazio, che ieri, tra gli operatori sanitari che ieri hanno ricevuto la prima iniezione del vaccino contro il Covid Pfizer-Biontech nel giorno in cui è partita ufficialmente la campagna vaccinale all'Istituto di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, in prima linea nella battaglia contro l'emergenza coronavirus. Valeria ha raccontato la sua esperienza in un'intervista a Fanpage.it. Un'emozione, quella di essere tra i primi a ricevere il vaccino in Italia, che le è piombata addosso dopo l'iniezione: "È andato tutto bene, non ho avuto alcun effetto collaterale".

"Ho aspettato con ansia il mio turno, è andato tutto bene"

Valeria ha raccontato i momenti precedenti all'agognata dose: "In ospedale si respirava un bel clima, eravamo tutti molto convinti. Ho aspettato con ansia il mio turno, ero nell'ultimo gruppo alle ore 19. Semplicemente ho firmato il consenso e mi hanno vaccinato. Dopo aver ricevuto l'iniezione ho atteso venti minuti per la verifica di eventuali effetti indesiderati immediati, dopo di che sono andata via". La seconda dose per i primi vaccinati è in programma al prossimo 18 gennaio. "Per ora dobbiamo portare ancora le mascherine, l'immunità si raggiunge trascorsi almeno sette giorni dopo la seconda" spiega Valeria.

"Colleghi delle Uscar hanno dato la preadesione al vaccino"

Valeria ha spiegato l'importanza dell'esempio a vaccinarsi contro il Covid dato alla popolazione in particolare da medici e infermieri. "Spero che le persone indecise o scettiche, vedendo che ci vacciniamo noi, acquistino un po' di fiducia e facciano a loro volta questo passo, che è un segno di grande responsabilità". Sono circa 300 i colleghi delle Uscar che verranno vaccinati con tempi diversi: "Tra loro non conosco nessuno che sia ancora incerto se fare o no il vaccino, tutti hanno fatto la preadesione – spiega – per quanto riguarda infermieri al di fuori dalle Uscar sì, ce ne sono, ma sono comunque numeri irrisori".

"Restiamo uniti e vacciniamoci"

Un messaggio di speranza quello lanciato da Valeria: "Non sarà facile e breve uscire dall'emergenza, ma al momento il vaccino è l'unica via, bisogna essere tutti uniti e vaccinarci. Il Covid infatti non accenna a diminuire e ad essere meno virulento neppure nel periodo estivo, non possiamo sperare nel tempo o nel clima". E rivolgendosi a chi ancora è indeciso se farlo oppure no, spiega: "Il vaccino è stato testato, è sicuro ed efficace e per il momento è l'unica arma sicura che abbiamo ed è giusto che ognuno faccia la propria parte vaccinandosi. Noi come personale sanitario, medici e infermieri, faremo la nostra, dando il buon esempio".

A cura di Natascia Grbic e Alessia Rabbai

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