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Indice Rt a 1.31: perché la provincia di Frosinone è finita in zona rossa

L’assessore D’Amato a SkyTg24: “La provincia è andata in zona rossa per un valore RT pari a 1.31 e un’alta incidenza di circolazione delle varianti. Il tema dei posti letto non c’entra nulla tant’è che il sistema sanitario del Lazio in questi giorni sta addirittura accogliendo pazienti in terapia intensiva da regioni confinanti come il Molise”.
A cura di Enrico Tata
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Nella provincia di Frosinone l'indice Rt è pari a 1.31 ed è per questo che la Regione Lazio ha ritenuto opportuno inserire l'intera Ciociaria in zona rossa. C'è preoccupazione, inoltre, per l'alta incidenza di circolazione delle varianti che, in alcune occasioni, è stata favorita da "comportamenti non rigorosi", come li ha definiti l'assessore D'Amato. Per esempio a Torrice e a Monte San Giovanni Campano: nel primo caso decine di cittadini si sono incontrati per festeggiare la tradizionale uccisione del maiale. Nel secondo caso a far diffondere il virus sono stati assembramenti davanti ai bar di alcune frazioni e una festa in casa di alcuni adolescenti del paese.

La polemica sui posti letto in terapia intensiva

Il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, ha chiesto questa mattina, in un'intervista rilasciata all'AdnKronos, più attenzione da parte del ministero della Salute e della Regione Lazio. Questo perché, a suo dire, la zona rossa non sarebbe stata disposta a causa dell'indice Rt o della circolazione delle varianti, ma in realtà a causa "dell'assenza e la saturazione di quelle che sono le disponibilità dei posti letto nelle terapie intensive e negli ospedali dedicati Covid. Questo fa riflettere, e significa che qualche cosa non sta funzionando nella ripartizione dei posti letto dedicati al Covid-19 e alle terapie intensive. Qualcosa non sta funzionando e dev'essere corretto, in particolare riguardo alla disponibilità effettiva dei posti letto dedicati al Covid e alle terapie intensive".

L'assessore D'Amato ha contestato questa ricostruzione in diretta a SkyTg24: "Dispiace che il sindaco di Frosinone voglia fare una polemica inutile, i posti letto non c'entrano nulla. La provincia è andata in zona rossa per un valore RT pari a 1.31 e un'alta incidenza di circolazione delle varianti. Il tema dei posti letto non c'entra nulla tant'è che il sistema sanitario del Lazio in questi giorni sta addirittura accogliendo pazienti in terapia intensiva da regioni confinanti come il Molise. Invito il sindaco del Comune di Frosinone a lasciare da parte le polemiche e collaborare con la Asl nella gestione della pandemia e nel rispetto rigoroso delle regole. Abbiamo chiesto oggi alla struttura del Commissario dell'Emergenza di poter avere più dosi dei vaccini a disposizione proprio per aumentare le vaccinazioni nella zona rossa. Auspico che anche l'Amministrazione comunale di Frosinone voglia perorare questa giusta causa".

I numeri della provincia di Frosinone

Per il momento il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva nel Lazio è pari al 25 per cento (la soglia critica è fissata al 30 per cento. Attualmente a livello nazionale il tasso di occupazione è pari al 29 per cento). Per quanto riguarda l'andamento dei contagi, la provincia di Frosinone ha mostrato nell'ultima settimana un aumento del 52 per cento dei casi rispetto alla settimana precedente e un tasso di incidenza in aumento del 55 per cento. Nel periodo compreso tra il 26 febbraio e il 4 marzo la Asl di Frosinone ha diagnosticato 1.330 nuovi contagi per un tasso di incidenza settimanale pari a 299 casi per 100.000 abitanti.

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