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Incendio vicino San Pietro, muore Franco Rosati. Salvi i nipoti e la moglie: “Ho provato a salvarlo”

Franco Rosati è morto nell’incendio che si è sviluppato ieri nel quartiere Aurelio: l’uomo aveva 75 anni ed era malato di Alzheimer. Salvi i nipoti e la moglie: “Ho provato a tirarlo giù dal letto ma pesava non ci sono riuscita.”
A cura di Beatrice Tominic
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Franco Rosati è morto fra le fiamme che sono divampate nell'attico in cui viveva con sua moglie dopo che un incendio ha colpito l'appartamento che si trova al quinto piano di una palazzina in via Agostino Richelmy, nel quartiere Aurelio, a pochi passi da San Pietro.

Il rogo, come scrive il Messaggero, sarebbe divampato proprio dalla sua stanza, dove Franco Rosati, 75 anni tra un mese e malato di Alzheimer, si trovava a letto: in casa con lui sua moglie e i due nipoti di 10 e 16, mentre il suo badante, che da qualche tempo affiancava aiutava la famiglia nella cura dell'uomo, era fuori per le due ore di pausa.

Il salvataggio

Chiuso in camera e allettato, il signor Franco non è riuscito a mettersi in salvo. Sua moglie, dopo aver provato a farlo alzare, ha messo in salvo i nipoti: "Ho provato a tirarlo giù dal letto ma pesava non ci sono riuscita – ha dichiarato ancora sotto choc all'ospedale San Carlo – Alla fine ho pensato a salvare i bambini." Il corpo grande e grosso del marito e le fiamme sempre più alte che in breve tempo sono divampate nella sua stanza hanno reso impossibile salvarlo.

Per tutta la durata delle operazioni di spegnimento la donna avrebbe urlato ai vigili del fuoco: "Vi prego salvate mio marito". Diversamente, invece, i due nipoti, grazie all'intervento di un pompiere, sono stati messi in salvo in balcone: i vigili del fuoco li hanno messi in salvo con l'autoscala. Sul posto sono arrivati in breve tempo anche i medici del personale sanitario del 118, ma per il signor Franco, il cui corpo è stato rinvenuto soltanto dopo lo spegnimento delle fiamme, non c'è stato niente da fare.

La cause dell'incendio

Non si conoscono ancora le cause del rogo, che si sarebbe sviluppato proprio in camera del signor Franco: non fumava e non aveva la bombola d'ossigeno. Il 75enne si trovava sdraiato sul suo letto per disabili. Le fiamme in breve tempo hanno coinvolto l'attico in cui viveva con sua moglie e un superattico, ma tutto lo stabile è stato evacuato temporaneamente: quando gli inquilini hanno potuto fare rientro nelle proprie case, sua moglie però ha deciso di non tornare e di passare la notte in un albergo.

Le reazioni

"Abbiamo visto le fiamme nella casa, poi il fumo ha reso la palazzina irrespirabile –  hanno raccontato alcuni vicini – Abbiamo visto quella enorme casa avvolta dalle fiamme, poi un uomo, abbiamo scoperto un vigile del fuoco di passaggio si è introdotto in casa e messo in salvo sul balcone i ragazzini. Piangevano disperati e noi gridavamo loro da sotto: “State tranquilli adesso arrivano a salvarvi". Non dimenticheremo mai le loro grida d’aiuto."

Arriva anche il commento del badante, l'unico che, forse, sarebbe riuscito a salvare il signor Franco, trasportandolo: "Lavoravo da loro da sei anni, mi diceva “tu sei amico mio” era tanto bravo. Mi auguro sia morto d’infarto subito e non abbia sofferto."

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