Incendio nell’appartamento di una donna minacciata di morte dall’ex, il figlio ha rischiato di morire

Momenti di paura in un appartamento a Latina. Un incendio ha distrutto l'abitazione di una donna minacciata di morte dall'ex. Suo figlio ventiquattrenne, che era insieme alla compagna, è rimasto intossicato dal fumo e ha avuto bisogno di ricorrere a cure mediche in ospedale. È successo nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 ottobre, mentre tutti dormivano c'è stato un forte boato, poi le fiamme hanno raggiunto le stanze.
La donna è vittima di violenza, bersaglio di continue minacce di morte da parte dell'ex. Sul caso indagano i carabinieri coordinati dalla Procura, al vaglio le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza. L'ipotesi è che l'incendio sia di origine dolosa, dunque provocato da qualcuno in maniera volontaria. La donna è assistita dall'avvocato Sara Teresa Mariani ed è supportata dalla garante regionale dell'Infanzia Monica Sansoni.
Ipotesi dolosa, innesco o bottiglia incendiaria
Al momento dei fatti il figlio della donna con la compagna erano dalla madre di lui per aiutarla con il trasloco. Poi sono andati a dormire. "La finestra era aperta, ho sentito un boato e sono divampate le fiamme, penso che si sia trattato di un innesco, forse una bottiglia incendiaria" ha detto al Messaggero il figlio della donna. Le indagini dei carabinieri sono in corso, i militari hanno acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza di zona, che passeranno al vaglio, per verificare se abbiano ripreso il passaggio di qualche persona sospetta, per cercare di risalire all'autore del gesto.
La donna vittima di stalking e minacce di morte
La donna da tempo è vittima di violenze, maltrattamenti, minacce di morte e stalking. Una volta l'ex l'ha trascinata per i capelli fuori dalla macchina, in un altro episodio ha trovato l'ex alle poste che le gridava contro: "Rispondimi ai messaggi o ti ammazzo". La donna vive in una condizione di ansia e preoccupaizone continua, che l'ha costretta a cambiare le sue abitudini di vita per paura di subire ripercussioni, ora vive in una struttura protetta.
"Sono anni che subisco violenze, non posso più permettermi nemmeno di uscire da sola, non mi sento abbastanza tutelata e protetta. In quell'incendio potevo perdere mio figlio. Si parla sempre di denunce con appelli alle donne, ma non sempre si ottengono risultati". Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l'area.