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Incendio Malagrotta, l’ordinanza: finestre chiuse, divieto di sport all’aperto e di raccolta alimenti

Il provvedimento del Campidoglio riguarda un’area nel raggio di 6 chilometri dall’impianto di trattamento dei rifiuti andato a fuoco, in attesa di conoscere le analisi di qualità dell’area.
A cura di Valerio Renzi
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Dopo l'incendio che ha distrutto ieri il Tmb 1 all'interno dell'ex discarica di Malagrotta, pochi minuti fa il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha emesso una nuova ordinanza, che interessa il territorio in un raggio di 6 chilometri con prescrizioni e divieti per i cittadini che vi abitano e vi lavorano. Un provvedimento che dal Campidoglio spiegano precauzionale in attesa di conoscere i risultati sulla qualità dell'aria, e non sarà in vigore per più di 48 ore.

L'ordinanza prevede: "Divieto delle attività sportive all'aperto, divieto di raccolta e consumo degli alimenti di
origine vegetale prodotti nell'area individuata, divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile, in attesa della
redazione del modello di ricaduta degli inquinanti aerodispersi,e comunque per un periodo non superiore a 48 ore, in virtù del principio di precauzione, per un raggio di 6 km dal luogo dell'incendio e comunque limitatamente al territorio di Roma Capitale". Inoltre si raccomanda di "limitare le attività all'aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico ricreativa; di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti".

Incendio Malagrotta: spente le fiamme vigili a lavoro

I vigili del fuoco hanno lavorato, con l'aiuto anche dei rinforzi arrivate da altre regioni a spegnere le fiamme per tutta la notte. Ora che il rogo è estinto, i pompieri sono ancora a lavoro per il "raffreddamento e lo smassamento dell'aree coinvolte" per "evitare che il rogo possa ripartire".

Lo spettro dell'emergenza rifiuti a Roma

Mentre si lavora a capire l'origine del rogo,  Campidoglio e Ama con la Regione Lazio stanno mettendo a punto il piano per capire dove dovranno finire le 650 tonnellate di rifiuti che ogni giorno venivano trattate nell'impianto. Il rischio è che i rifiuti si accumulino nelle strade, soprattutto in queste settimane di festa tra aumento della produzione e il fisiologico calo del servizio tra festività e ferie.

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