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Palpeggiata e picchiata in strada con una catena a Torpignattara: fermato un ragazzo di 25 anni

Il presunto responsabile è stato fermato grazie al racconto e alla descrizione della vittima: si tratta di un ragazzo del Bangladesh di 25 anni.
A cura di Enrico Tata
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(Immagine di repertorio Getty Images)
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È stata palpeggiata, ha reagito e il suo aggressore ha preso la catena della bicicletta e l'ha colpita. Lei, in stato di shock, è andata subito al commissariato di Porta Maggiore per denunciare l'episodio. Ieri, dopo neanche 24 ore da quanto avvenuto in strada a Tor Pignattara, lungo via Casilina a Roma, il presunto responsabile è stato fermato grazie al racconto e alla descrizione della vittima: si tratta di un ragazzo del Bangladesh di 25 anni. 

Fermato un ragazzo di 25 anni

L'aggressione è avvenuta nella serata di venerdì. La vittima è una donna di 36 anni, che alle forze dell'ordine ha raccontato di essere stata avvicinata e poi palpeggiata da un uomo di colore all'incrocio tra via Casilina e via dell'Acqua Bullicante. Lei ha reagito e lui, infuriato, ha preso una catena della bicicletta e l'ha colpita. La donna è andata a raccontare l'episodio agli uomini del commissariato di Porta Maggiore e poi è stata accompagnata in codice giallo al pronto soccorso dell'ospedale Vannini di via dell'Acqua Bullicante.

Nella giornata di ieri la donna ha presentato la denuncia e i poliziotti hanno subito avviato le indagini. Come detto, grazie al racconto della vittima in poco tempo, nel corso della serata di ieri, è stato fermato il presunto responsabile della violenza, un cittadino del Bangladesh di 25 anni.

Il racconto della vittima: "Nessuno mi ha aiutato"

"Quel mostro mi ha colpito con una catena in faccia perché ho reagito alla molestia. Temevo di morire. La strada era piena di gente ma nessuno mi ha aiutato", ha raccontato al 36enne al quotidiano La Repubblica. E ancora: "Strillavo aiuto, gridavo con tutta la forza, ma nessuno lo fermava mentre mi inseguiva con la catena di ferro. Mi sono anche buttata in mezzo alla Casilina per chiedere aiuto, ma niente. Alla fine l’istinto mi ha consigliato di salire a bordo di un’automobile e per fortuna sono scappata grazie a un ragazzo".

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