144 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Torpignattara, palpeggia una donna e la prende a catenate: “Ero sola, stavo raggiungendo le mie amiche”

La giovane, 36 anni, stava raggiungendo le sue amiche per un aperitivo al Pigneto quando è stata aggredita sessualmente in mezzo alla strada, si è ribellata e l’uomo l’ha colpita al volto con una catena. Un sospetto è stato fermato poche ore dopo la denuncia.
A cura di Redazione Roma
144 CONDIVISIONI
(Immagine di repertorio Getty Images)
(Immagine di repertorio Getty Images)

Una giovane donna di trentasei anni è stata aggredita nella serata di ieri – venerdì 3 maggio – su via Casilina all'incrocio con via di Acqua Bullicante nel quartiere di Torpignattara. Erano circa le 21.00 quando si stava muovendo a piedi verso il Pigneto, dove avrebbe dovuto incontrare degli amici, quando è stata aggredita da un uomo che ha cominciato a palpeggiarla nelle parti intime. Di fronte alla sua reazione l'aggressore l'ha colpita con una pesante catena estratta da una tasca. La donna è riuscita a scappare e, dopo essersi fatta medicare al vicino pronto soccorso dell'Ospedale Vannini, si è recata nella giornata di oggi al Commissariato di polizia di Porta Maggiore e ha sporto denuncia. Il suo aggressore, grazie alla dettagliata descrizione messa nero su bianco nella denuncia, è stato identificato dopo poche ore e messo in stato di fermo

"Sono stata palpeggiata e picchiata mentre andavo a fare un aperitivo al Pigneto. Quel mostro mi ha colpito con una catena in faccia perché ho reagito alla molestia. Temevo di morire. La strada era piena di gente ma nessuno mi ha aiutato", questo il racconto della giovane romana al quotidiano la Repubblica. La 36enne è ancora sotto choc ma ha scelto di raccontare la sua esperienza: "Io ho reagito alla sua molestia sessuale, lui ha preso dalla tasca una catena di ferro, quelle per le biciclette, e mi ha colpita in faccia. Era accecato dalla rabbia. Per la prima volta ho pensato di morire".

Non solo la violenza sessuale e quella fisica, a ferirla è stata anche l'indifferenza della gente: "Strillavo aiuto, gridavo con tutta la forza, ma nessuno lo fermava mentre mi inseguiva con la catena di ferro. Mi sono anche buttata in mezzo alla Casilina per chiedere aiuto, ma niente. Alla fine l’istinto mi ha consigliato di salire a bordo di un’automobile e per fortuna sono scappata grazie a un ragazzo".

144 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views