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Covid 19

In classe come in aereo: la proposta del Lazio per evitare di mettere in quarantena tutta la classe

L’assessore D’Amato ha proposto una soluzione che eviterebbe di mettere in isolamento un’intera classe per un singolo studente risultato positivo. L’idea è quella di copiare le procedure che vengono già messe in atto sui viaggi in aereo. Se c’è un positivo su un volo, infatti, vanno in quarantena soltanto i passeggeri nelle due file dietro, davanti e di lato rispetto al positivo. La stessa cosa, spiega l’assessore alla Sanità laziale, potrebbe essere messa in pratica nelle aule.
A cura di Enrico Tata
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Cosa succede se il tampone di uno studente risulta positivo? Non ci sono regole nazionali uniformi, ma in linea di massima la regola è questa: tutta la classe finisce in quarantena. I vaccinati devono fare un tampone di controllo dopo sette giorni e i non vaccinati dopo dieci. L'assessore D'Amato ha proposto però una soluzione che eviterebbe di mettere in isolamento un'intera classe. L'idea è quella di copiare le procedure che vengono già messe in atto sui viaggi in aereo. Se c'è un positivo su un volo, infatti, vanno in quarantena soltanto i passeggeri nelle due file dietro, davanti e di lato rispetto al positivo. La stessa cosa, spiega l'assessore alla Sanità laziale, potrebbe essere messa in pratica nelle aule, sostituendo, ovviamente, le file con i banchi.

La proposta di D'Amato: "In quarantena soltanto gli studenti vicini al positivo"

"Certo, la classe è solo un pezzo: c'è l'entrata, l'uscita, bisogna valutare caso per caso. Ad esempio in un'aula dove il positivo ha cambiato ogni giorno compagno di banco non sarebbe possibile. E anche l'età è un fattore determinante", la proposta di D'Amato. Lo stesso assessore, tuttavia, riconosce che questa soluzione non si può applicare nelle scuole primarie, dove "c'è più promiscuità". Per gli studenti con un'età superiore a 12 anni, cioè per coloro che possono accedere già alla vaccinazione anti Covid, questo metodo potrebbe essere messo in atto: "È ancora un'ipotesi, ma è in fase avanzata. Ho rappresentato questa esigenza anche a livello nazionale, bisogna evitare il più possibile l'inconveniente della quarantena sia a livello di numeri che di tempo", ha spiegato D'Amato in un'intervista rilasciata a La Repubblica.

Il Lazio aumenterà i tamponi salivari a campione sulle scuole

Attualmente la strategia del Lazio prevede di effettuare 17mila tamponi salivari a campione nelle scuole del territorio regionale ogni 15 giorni. L'obiettivo è quello di arrivare a 34mila in modo da offrire "un campione statistico ancora più ampio per monitorare la diffusione dei contagi nelle scuole". Attualmente sono risultati positivi circa 100 studenti su oltre 700mila ragazzi.

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