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In Campidoglio una task force per l’emergenza Ucraina: “Roma pronta ad accogliere subito i profughi”

Il Campidoglio ha creato una task force per occuparsi dell’emergenza guerra in Ucraina: nella riunione di oggi è stato attivato il “Sistema accoglienza e integrazione”, per accogliere subito i profughi ucraini.
A cura di Beatrice Tominic
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Manifestazione per la pace della comunità Ucraina a Roma (La Presse)
Manifestazione per la pace della comunità Ucraina a Roma (La Presse)

Nella mattinata di oggi il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha costituito una task force per occuparsi dell'emergenza provocata dalla guerra in Ucraina che, almeno in questo primo periodo, si riunirà quotidianamente. A coordinare il gruppo voluto dal Campidoglio c'è l'assessora alle Politiche Sociali Barbara Funari e fra i componenti figurano anche il delegato alla Sicurezza Mario Mei e quello alle Politiche per l'Integrazione e l'Immigrazione Marco Pacciotti.

"Come molte altre grandi città del mondo, Roma si è mobilitata per dire no alla guerra – ha dichiarato con un post du Facebook il sindaco della capitale Roberto Gualtieri – Con l’istituzione di questa task force per coordinare le azioni di aiuto, assistenza e accoglienza, Roma vuole far sentire ancora più concretamente la sua presenza a sostegno del popolo ucraino che sta vivendo l’incubo di una aggressione militare assurda e pericolosa per il futuro di tutti."

Attivato il sistema di accoglienza e integrazione per i profughi

Nella prima riunione della task force, che si è tenuta oggi, il primo provvedimento che è stato deciso è l'attivazione immediata del "Sistema accoglienza e integrazione per i profughi". La coordinatrice della task force, infatti, ha già dichiarato: "È nostro dovere attivarci per avviare ogni percorso possibile per accogliere chi fugge dalla guerra e per far sentire la nostra vicinanza ai tanti cittadini ucraini che vivono e lavorano nella Capitale – ha detto l'assessora Funari – Sosterremo le tante associazioni e la società civile che già si stanno attivando per offrire aiuti concreti."

Con la decisione presa in mattinata di aprire il "Sistema accoglienza e integrazione per i profughi" si aprono un tavolo di confronto con le associazioni di volontari e le operazioni per la verifica della disponibilità di strutture ricettive per accogliere le cittadine e i cittadini ucraini in fuga dalla guerra.

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