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Il sindacalista Soumahoro vittima di razzismo: “Un tassista mi ha detto con me non viaggi”

L’attivista sindacale e sociale Aboubakar Soumahoro ha denunciato un episodio di razzismo subito da parte di un autista di taxi alla stazione di Roma Termini.
A cura di Alessia Rabbai
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"Puoi chiamare chi ti pare, con me non viaggi" sarebbero le parole pronunciate da un tassista nei confronti di Aboubakar Soumahoro. L'attivista sindacale e sociale, che lotta contro il caporalato e si occupa della tutela dei braccianti, ha raccontato pubblicamente di essere rimasto vittima di un episodio di razzismo da parte dell'autista di un taxi, che si è rifiutato di farlo salire a bordo del suo veicolo. Soumahoro, 41 anni, originario della Costa D'Avorio, la sera di venerdì 20 maggio scorso doveva prendere un taxi e si è recato al posteggio che si trova davanti alla stazione di Roma Termini.

"Pochi minuti prima mentre aspettavo il mio turno nel rispetto delle precedenze, ho notato che l'autista faceva cenno con l'occhiolino e con la testa a dei turisti ‘bianchi' in fila alle mie spalle di prendere il suo taxi. Non potendo farli salire nel suo veicolo prima di me, mi ha chiesto dove andavo prima ancora di entrare nel suo taxi. Gli ho risposto dandogli l'indirizzo dove ero diretto. La sua reazione è stata un rifiuto categorico di farmi salire. Nel frattempo i turisti avevano preso un altro taxi dopo di lui".

Così Soumahoro, ancora in attesa, ha chiesto spiegazioni: "Alla mia richiesta di una spiegazione sul suo atteggiamento, mi ha risposto che aveva finito la corsa e che era diretto a casa sua. Solo che pochi secondi dopo lo stesso autista faceva salire una signora ‘bianca' senza aver chiesto neppure dove andasse, come si era rivolto in modo irrispettoso a me". Soumahoro gli ha domandato il perché del suo comportamento, dicendogli che era da segnalare alle forze dell'ordine. "Mi ha risposto puoi chiamare chi ti pare. Con me non viaggi!". Soumahoro ha reso pubblico l'episodio di razzismo del quale è rimasto vittima, scrivendo un lungo post sulla sua pagina Facebook, che ha ricevuto tanti commenti nei quali gli utenti gli hanno manifestato solidarietà.

L'attivista ha fatto inoltre sapere che è in possesso del numero di licenza e targa del tassista e che informerà le autorità competenti affinché vengano presi dei provvedimenti. "Sono sempre e sarò sempre dalla parte della tutela del lavoro, ma un comportamento del genere non fa onore alla comunità dei tassisti né alla nostra città di Roma – si legge nel post – Aspetto delle scuse anche per tutte le persone che questo tassista non fa salire a bordo del suo taxi a causa del suo atteggiamento, apparentemente di deriva razzista, che deve essere stigmatizzato".

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