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Il liceo Bramante occupato dopo quasi 10 anni, gli studenti: “È solo l’inizio della nostra protesta”

Dopo quasi 10 anni dall’ultima occupazione, torna la mobilitazione degli e delle studenti del liceo artistico Bramante del Tufello: “Per noi è solo l’inizio”.
A cura di Beatrice Tominic
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"Ad alcuni sembrerà un'occupazione atipica la nostra, realizzata a fine febbraio dopo quasi dieci anni dall'ultima – ha spiegato una dei rappresentanti degli studenti del Collettivo Bramante a Fanpage.it – Ma per noi è necessaria".

A nove anni dall'ultima occupazione, il liceo artistico intitolato a Donato Bramante è stato occupato dal corpo studentesco: mentre la sede succursale sta svolgendo la settimana dello studente, quella centrale è stato occupata. "Serve un gesto estremo per risvegliare gli e le studenti dopo tanto tempo di indifferenza e disinteresse nella politica. L'occupazione ci servirà per far tornare a scuola momenti di unione, crescita e formazione", ha continuato.

La prima mobilitazione del liceo Bramante

"La prima mobilitazione degli e delle studenti del nostro liceo risale a venerdì scorso quando abbiamo fatto un primo picchetto e ci siamo uniti al corteo in Campidoglio per partecipare al tavolo con Daniele Parrucci, il consigliere della Città Metropolitana con delega all'Edilizia Scolastica – ha spiegato – Però non siamo stati ricevuti: non è arrivata nessuna risposta né una nuova data in cui poter rimandare l'appuntamento: pare che l'incontro sia saltato".

Da quel momento la consapevolezza di prendere parte attiva alla lotta delle scuole romane per gli e le studente del Bramante è diventata una necessità: "Dopo anni di indifferenza politica della nostra scuola, vogliamo prendere una posizione. Ieri abbiamo partecipato al corteo in memoria di Valerio Verbano: il suo volto è raffigurato in un murales davanti alla nostra sede, nel cuore del Tufello, eppure c'è chi non conosceva la sua storia".

Così all'inizio di novembre è stato creato il Collettivo Bramante: "Vogliamo garantire unione, crescita e formazione fra gli e le studenti – continua a spiegare la rappresentante d'istituto Hadassa- Nelle altre scuole c'è attività politica e vogliamo farci sentire anche noi: soltanto uniti insieme alle altre scuole possiamo prendere parte al cambiamento".

L'occupazione della sede centrale del Liceo Bramante

L'occupazione è iniziata nella mattina di lunedì scorso: "Da quel momento le ragazze e i ragazzi si sono riappropriati della loro scuola: abbiamo contato almeno un centinaio di persone presenti ogni giorno da quando abbiamo iniziato l'occupazione".

Non appena scattata la protesta, però, è arrivata una comunicazione da parte della preside in cui viene ricordato che il corpo docenti aveva concordato una settimana di cogestione con corsi alternativi dal 27 febbraio al 3 marzo: "Se la protesta riguarda anche lo stato degli edifici scolastici, non credo che le condizioni in cui si trovano miglioreranno dopo questi giorni. Anzi, quasi sicuramente troveremo danni ancora maggiori: gli alunni avrebbero dovuto manifestare in altre sedi il loro dissenso".

La protesta degli e delle studenti

Alla comunicazione della preside, però, è arrivata puntuale la risposta del corpo studentesco: "Sappiamo che si tratta di un gesto estremo: abbiamo optato per un'occupazione perché, oltre a rendere gli e le studenti protagonisti, vogliamo mandare un messaggio più forte ed importante – si legge nell'email – Puntiamo alla responsabilizzazione degli studenti e vogliamo lasciare la scuola migliore di come l'abbiamo trovata". Non a caso, come conferma la studente a Fanpage.it, sono già in corso opere di manutenzione: "Abbiamo chiesto aiuto anche ad alcuni genitori per aggiustare le maniglie delle porte che la provincia ancora non ha sistemato e ogni mattina alle 8 ci dedichiamo al restauro degli spazi e alla pulizia dei giardini".

Nonostante i problemi interni alla scuola, la protesta è soprattutto verso il governo: "In un momento in cui al governo siede l'estrema destra e all'indomani dell'aggressione fascista a Firenze, vogliamo far vedere che siamo disposti a lottare: per noi è solo l'inizio".

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