Il killer di Michelle Causo pubblica un album dal carcere e insulta chi lo critica: “Stupidi, vado avanti”

Il ragazzo che il 28 giugno 2023 ha ucciso Michelle Causo, lasciando il suo corpo in un carrello accanto ai cassonetti dell'immondizia, ha lanciato un album dal carcere. La canzone, dal titolo ‘Scusa mamma' è apparsa su un account Instagram collegato a quello principale del ragazzo. A gestirlo, almeno secondo quanto pubblicato in una stories su Instagram, non sarebbe lui, ma un suo amico. "Ciao, sono un amico di O., stavo in cella con lui, ho preso in carico la situazione e tutte le conseguenze e ho aperto questo profilo per lavoro. Non sapete la sua storia, non sapete cos'è successo e non sapete chi è. Non è dentro solo per ciò ma anche per altri procedimenti, sappiate che il vostro odio è solo la forza per continuare, grazie per dimostrarci quanto siete stupidi nei commenti, insultarlo è solo il nostro input. Free O., free all the guys". Non è però escluso, ovviamente, che questo sia un tentativo del giovane per evitare procedimenti disciplinari dato che non potrebbe chiaramente pubblicare sui social.
Sgomento per la canzone pubblicata su Instagram
La canzone pubblicata dal carcere di Treviso insieme ad altri ragazzi reclusi (i cui profili, stando a quanto scritto sui social, sarebbero gestiti non da loro ma dagli amici), ha sollevato come prevedibile una forte ondata di indignazione tra gli amici di Michelle Causo, e nella sua famiglia. In molti si chiedono come sia possibile che l'autore di un omicidio così brutale, così efferato, possa usare i social nel carcere, senza – almeno apparentemente – mostrare nessun rimorso per l'uccisione della ragazza. Sul profilo dove è apparsa la canzone si definisce "The real demon of Rome" (il vero demone di Roma, ndr) e mostra i segni delle catene. "Ep fatto tra le sbarre, u want that?", chiede in una storia ai suoi followers.
Avvocata famiglia Causo: "Presenteremo esposto"
"Presenteremo sicuramente un esposto, forse anche oggi stesso. Se fosse accertato che il detenuto sta usando un cellulare con accesso illimitato al social sarebbe molto grave, non penso possa dirsi uno scopo educativo". Lo ha detto a Fanpage.it Claudia Di Brigida, l'avvocata della famiglia Causo. Ci era stato già segnalato in passato che il soggetto sembra usasse profili per contattare amici di Michelle, ma il direttore del carcere di Treviso aveva assicurato che non c'erano telefoni nelle disponibilità dei detenuti, e che tutto era sotto controllo. Adesso ci è arrivata notizia di questo evento: ovviamente non siamo in grado di ricostruire l'autenticità di questa segnalazione, ma la famiglia chiederà sicuramente di verificare le modalità di esecuzione della pena e che le condizioni di detenzione siano effettivamente compatibili con i principi di rieducazione e di gravità della sentenza e del reato accertato".
Già in passato usati i social
Non è la prima volta che il ragazzo userebbe i social all'interno del carcere. Trasferito dall'istituto penale minorile di Casal del Marmo perché a rischio pestaggi, si trova ora a Treviso, dove sta scontando una condanna a venti anni di carcere. "L'assassino di nostra figlia cosa fa in carcere? Un corso di informatica, proprio lui che ha alle spalle una accusa per aver tentato di estorcere soldi alle ragazze, minacciandole con foto ritoccate ad arte. – avevano dichiarato all'Adnkronos i genitori di Causo – Non solo. Dalla stessa struttura minorile di Treviso, che nulla ha a che fare con l'istituto penitenziario dove era stato recluso in un primo momento a Roma, a quanto ci risulta starebbe creando profili Instagram sempre nuovi con i quali visualizzare di volta in volta quelli delle amiche di Michelle".