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Il governo risponde alla protesta degli insegnanti di asili e nidi e proroga le graduatorie a Roma

Con un emendamento al cosiddetto Dl Pnrr, il Governo ha prorogato le graduatorie per gli asili nido e le scuole dell’infanzia. Un problema che a Roma riguardava oltre 5mila educatrici e insegnanti.
A cura di Enrico Tata
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Centinaia di insegnanti ed educatrici sono scese in piazza tra febbraio e marzo a Roma per chiedere al Governo risposte in merito al loro futuro. La protesta riguardava le graduatorie per gli asili nido e le scuole dell'infanzia, arrivate a scadenza e non prorogate dall'esecutivo, nonostante le continue richieste da parte di Roma Capitale. Un problema che riguardava oltre cinquemila maestre ed educatrici e che è stato risolto grazie a un emendamento inserito al cosiddetto Dl Pnrr.

Il provvedimento che proroga le graduatorie fino al 2027 è stato proposto dal Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. Stando a quanto si apprende, potranno essere utilizzate anche in deroga al possesso del titolo di studio.

Zangrillo ha sottolineato che l'obiettivo di questo intervento è duplice: "Da un lato garantire la continuità lavorativa di chi oggi è occupato come supplente nei nidi e nelle scuole dell'infanzia degli enti locali di tutta Italia e, dall'altro, gestire la fase transitoria rispetto alle qualifiche e ai titoli professionali del personale dedicato ai bambini tra 0 e 6 anni, determinato dal contratto nazionale di lavoro per l'accesso ai concorsi. Ci siamo mossi con senso di urgenza, istituendo subito un tavolo di lavoro, per dare risposte concrete a un comparto essenziale per le famiglie italiano. L'emendamento è una promessa mantenuta, una azione doverosa per dare supporto in tutta Italia a centinaia di enti locali, motore essenziale della pubblica amministrazione, nonché a migliaia di lavoratrici e lavoratori del mondo della scuola. Garantire continuità educativa fin dalla prima infanzia è indispensabile per la crescita dei nostri bambini, che sono il futuro del Paese".

Soddisfazione è stata espressa anche dalla giunta capitolina, con gli assessori capitolini, alle Politiche del personale Andrea Catarci e alla Scuola Claudia Pratelli, che hanno dichiarato: "In questo modo si garantisce la possibilità di continuare a impiegare le quasi 5300 educatrici e insegnanti precarie che assicurano le necessarie sostituzioni del personale docente per il corretto funzionamento delle 540 strutture tra nidi e scuole infanzia".

Pratelli e Catarci hanno ricordato inoltre che "il via libera da parte del Governo giunge all’esito di un intenso confronto sollecitato da Roma Capitale che si è svolto nelle ultime settimane. Il dialogo aperto ha prodotto un primo importante risultato al quale è necessario si affianchi l’impegno a individuare soluzioni che consentano alla Capitale di essere equiparata agli altri grandi comuni nell’adeguamento dei tetti di spesa e delle relative capacità assunzionali sul fronte del personale. Di più, in vista del Giubileo è necessario che a Roma vengano finalmente riconosciute risorse economiche adeguate per programmare un piano assunzionale straordinario da realizzare prima dell’inizio dell’anno santo”.

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