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Protesta degli insegnanti, Roma accusa il governo: “Neanche un euro sul personale per il Giubileo”

Il Campidoglio chiede al governo Meloni di intervenire non solo con la proroga delle graduatorie per educatrici e insegnanti, ma anche autorizzando e finanziando un piano di straordinario di assunzioni per il personale di Roma Capitale in vista del Giubileo 2025.
A cura di Enrico Tata
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Centinaia tra educatrici e insegnanti stanno protestando in piazza del Campidoglio, chiedendo di sapere con certezza quale sarà il loro futuro. La questione riguarda le graduatorie per gli asili nido e le scuole dell'infanzia, arrivate a scadenza e che il Governo non ha ancora prorogato, nonostante le richieste insistenti di Roma Capitale. L'occasione giusta, secondo il Campidoglio, era quella del ‘decreto milleproroghe', ma l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha ritenuto non necessario inserire nel provvedimento la conferma di questi elenchi da cui attingere per le assunzioni e per le supplenze.

Ma il problema più grande, hanno spiegato gli assessori capitolini al Personale, Andrea Catarci, e alla Scuola, Claudia Pratelli, intervenuti oggi in una seduta della Commissione Trasparenza, è legato non solo alle proroghe delle graduatorie, ma anche alla concreta possibilità di utilizzarle per le assunzioni.

Il Campidoglio deve rispettare un tetto per le spese del personale e per questo l'assessore Catarci ha chiesto al governo "un piano straordinario di assunzioni per Roma Capitale, 3mila persone in più (agenti di polizia locale, istruttori tecnici e personale per i servizi educativi) e 100 milioni di euro. Perché altrimenti, anche se riuscissimo a prorogare le graduatorie, avremmo la possibilità di fare non più di qualche decina di assunzioni. Senza un intervento straordinario dell'esecutivo, prendendo atto dell'imminenza del Giubileo, con le sole risorse del Campidoglio non riusciremmo a fronteggiare le necessità riguardo al personale".

Ancora, ha aggiunto Catarci: "Chiediamo la proroga delle validità di entrambe le graduatorie della scuola, importante elemento di rassicurazione per Roma Capitale. In secondo luogo chiediamo risorse e deroghe immediate per assunzioni e incentivi per il personale. Un piano straordinario in attesa e guardando al Giubileo. Finora, infatti, abbiamo fatto tutto con risorse di Roma Capitale: sul personale Governo e Regione Lazio non hanno messo un euro".

Attingendo dalle due graduatorie, quella per gli insegnanti di scuola primaria e quella per gli educatori di asili nido, sono state già portate a termine 650 assunzioni dal Campidoglio. Ma restano ancora in attesa rispettivamente 4.500 insegnanti e 1.200 educatrici, tutte donne, che chiedono di conoscere al più presto il loro destino.

Ha spiegato l'assessora Pratelli: "Le 650 assunzioni dalle graduatorie sono un numero importante, che eccede ampiamente il turnover. È stato necessario intervenire in questo modo per recuperare sui buchi d'organico e per anticiparci sul turnover successivo, ma questo ha assorbito gran parte del nostro piano assunzionale. Continueremo nel nostro intervento di assunzioni e stabilizzazioni, ma abbiamo vincoli e limiti. Continueremo certamente a fare il possibile, ma nell'ambito delle nostre capacità assunzionali. Al Governo chiediamo risorse straordinarie e deroghe per la Capitale, che non può essere trattata come un comune di 50mila abitanti. L'esecutivo deve prendere atto che Roma Capitale ha istanze ed esigenze specifiche, altrimenti verremo messi in serissima difficoltà. Non possiamo eludere il fatto che c'è bisogno di un intervento articolato a supporto della Capitale, che riguarda un piano straordinario di assunzioni".

La prima richiesta di intervento al Governo in tal senso, ha ricordato Catarci, risale allo scorso settembre e poi è stata ripetuta anche a gennaio e a febbraio, con la proposta di inserire la questione della proroga delle graduatorie scolastiche nel decreto milleproroghe. "L'esecutivo non ha sfruttato questa possibilità e quindi per noi è cresciuto il livello di allarme. Ma come detto, non c'è soltanto il problema delle proroghe: nel precedente piano di assunzioni il 70 per cento delle risorse è stata assorbita dal settore educativo. Quest'anno non potremo farlo, perché la stragrande maggioranza sarà dedicata alla polizia locale, con l'assunzione di 800 idonei vincitori del concorso. Per questo stiamo chiedendo un intervento del Governo".

D'accordo sulla necessità della proroga delle graduatorie anche il Movimento 5 Stelle, con l'ex sindaca Virginia Raggi e l'ex assessore al Personale, Antonio De Santis, che in una nota scrivono: "La scelta del Governo di non inserire la proroga delle graduatorie del settore educativo-scolastico di Roma Capitale rischia di creare un disastro sociale: per le lavoratrici, da una parte, e per il servizio che potrebbe seriamente finire in ginocchio. Per questo motivo abbiamo presentato oggi una mozione che impegna il Sindaco Roberto Gualtieri a farsi portavoce presso il Governo per trovare una soluzione urgente al problema. La nostra proposta ha trovato il favore della maggioranza e di altre forze d'opposizione che l'hanno sostenuta e approvata in Aula. E di questo, a prescindere dalla note differenze politiche, non possiamo che essere soddisfatti, nell'interesse superiore delle lavoratrici e dei bambini di Roma".

Un altro problema, per quanto riguarda la scuola, è relativo al nuovo contratto collettivo siglato dai sindacati e Aran, Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni. Gli insegnanti sono adesso inquadrati come funzionari profilo D e, quindi, a un eventuale nuovo concorso potrebbero iscriversi soltanto coloro che sono in possesso di una laurea. Questo taglierebbe fuori diverse precarie storiche del settore dell'istruzione. Anche su questo, hanno spiegato Pratelli e Catarci, occorrerà intervenire con una norma ad hoc, che preveda la possibilità di partecipare anche per le precarie storiche non laureate.

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