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Sicurezza sul lavoro, nel Lazio dati impietosi: morti raddoppiati nel 2024, 4800 infortuni in due mesi

“Bisogna fermare la strage nei luoghi di lavoro, perché non si può morire lavorando”. Così il segretario della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola, in occasione degli Stati generali per la Salute e sicurezza sul Lavoro.
A cura di Enrico Tata
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Secondo Natale Di Cola "bisogna fermare la strage nei luoghi di lavoro, perché non si può morire lavorando". Così il segretario della Cgil di Roma e del Lazio in occasione degli Stati generali per la Salute e sicurezza sul Lavoro.

Sulla sicurezza sul lavoro i dati del 2024 nel Lazio sono impietosi: soltanto nei primi due mesi dell'anno le morti sono passate da 6 a 11 e in provincia di Roma sono triplicate. In generale, gli infortuni sul lavoro a febbraio e a gennaio sono stati 4.800 contro i 4.500 del 2023, con un incremento di oltre il 7 per cento. Inoltre il 77,5 per cento degli infortuni nel Lazio si verificano nel macro settore dell’industria e dei servizi. Ancora, questi eventi coinvolgono soprattutto lavorati con età compresa tra 45 e 59 anni e infine coinvolgono più uomini (3700) che donne (2500).  L’aumento degli infortuni è trainato dalla componente maschile, che vede aumentare gli infortuni dell’11 per cento rispetto ai primi mesi del 2023.

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"Nella nostra Regione nei primi due mesi sono già oltre 6 mila gli infortuni e sono raddoppiate le morti. Per questo oggi presenteremo la nostra piattaforma alla Regione perché è fondamentale che ci sia un impegno delle istituzioni e giovedì sciopereremo perché non ci convince la scelta che sta facendo il Governo e non ci convincono le scelte che sta facendo la Regione e soprattutto bisogna non rassegnarsi all'idea che la mattina si esca per andare a lavorare e non si possa più tornare a casa".

Per il segretario della Cgil di Roma e Lazio, "serve sicurezza, servono controlli e serve soprattutto un impegno da parte di tutti. Noi chiediamo l'applicazione e l'estensione delle regole che abbiamo condiviso nel protocollo del Giubileo, aumentare il coordinamento con tutte le forze ispettive, di aver un piano straordinario di assunzioni per permettere al pubblico di fare il suo dovere e di investire in formazione e di investire nella regolarita' contributiva, nell'applicazione dei contratti e nella qualificazione delle imprese".

Secondo il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, "sono stati stipulati dei protocolli, vengono convocati dei tavoli, ne faremo uno proprio sulla sicurezza del lavoro che è una tematica importantissima La sicurezza sul lavoro, a mio avviso, si raggiunge con la legalità perché la legalità fa sì che ai cantieri accedano delle persone conosciute e preparate. La preparazione è un altro aspetto essenziale e poi il rispetto delle regole. Bisogna sempre aver presente che le regole poste a tutela dei lavoratori debbono essere un qualcosa che entra nella formazione e nel modo abituale di trascorrere la giornata nei cantieri".

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