Il consigliere del Lazio Enrico Tiero (FdI) resta ai domiciliari: tribunale del Riesame conferma l’arresto

Il consigliere regionale del Lazio Enrico Tiero, accusato di corruzione, resta agli arresti domiciliari. A stabilirlo i giudici del Tribunale del Riesame di Roma che hanno rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario su richiesta della pm Martina Taglione. I magistrati avevano tempo fino a oggi per pronunciarsi sulla richiesta della difesa di Tiero, dopo he giovedì scorso si è svolta l'udienza a Roma.
Resta agli arresti domiciliari Enrico Tiero: l'accusa di corruzione
L'accusa di corruzione è arrivata qualche settimana fa. A svolgere le indagini sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina e i finanzieri del Nucleo di Polizia. Secondo quanto emerse avrebbe svolto un ruolo centrale nell'assunzione di alcuni giovani all'interno dei supermercati e non solo. Stando a quanto emerso dagli accertamenti dei militari, infatti, avrebbe fatto assumere anche sua figlia all'Icot, di Latina, dove la giovane era stata soprannominata dalle colleghe "la Vip".
Azioni le sue che spesso trovavano legami e collegamenti con il settore sanitario tanto da guadagnarsi il soprannome, come gli dice qualcuno al telefono, di "deus ex machina della Sanità in provincia di Latina".
Cosa succede in regione Lazio dopo l'arresto di Tiero
A due settimane dall‘arresto, Enrico Tiero si è autosospeso da tutti gli incarichi del suo partito, Fratelli d'Italia, ma non da quelli in Regione Lazio, dove continua a rivestire la carica di presidente della commissione Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione per cui, invece, il consigliere avrebbe già escluso la possibilità di consegnare le dimissioni.
Una decisione che non piace all'opposizione che, come riferito a Fanpage.it da Massimiliano Valeriani, la reputano una mancanza di rispetto nei confronti verso l'istituzione regionale. "Tutta l'opposizione gli ha chiesto di affrontare la questione, ma lui ha scelto di bypassarla", ha fatto sapere a qualche giorno dal Consiglio regionale. In quel caso era stato il governatore Rocca a prendere la parola: "Non esiste alcun Sistema Tiero – aveva detto puntando il dito contro consiglieri di opposizione – Pd campione del mondo di doppia morale".