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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

“Il calcio di Gabriele Bianchi non fu fatale”: autorizzati nuovi esami su caso Willy Monteiro

Gli avvocati di Gabriele Bianchi hanno chiesto di poter eseguire nuovi esami sui “vetrini istologici preparati a seguito dell’esame autoptico” eseguito sul corpo di Willy Monteiro.
A cura di Enrico Tata
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Gli avvocati di Gabriele Bianchi, condannato in primo grado all'ergastolo insieme al fratello per omicidio, vogliono dimostrare che il calcio sferrato dal loro assistito a Willy Monteiro non fu fatale. Per questo hanno chiesto di poter eseguire nuovi esami sui "vetrini istologici preparati a seguito dell'esame autoptico" eseguito sul corpo del ragazzo ucciso a Colleferro. La Corte d'Assise di Frosinone ha risposto positivamente e così, alla presenza del consulente del pm, un perito della difesa effettuerà nuove analisi.

La strategia dei Bianchi

L'obiettivo dei legali dei Bianchi, in vista dell'avvio del processo d'appello, è quello di mettere in discussione le cause della morte di Willy. Secondo i testimoni ascoltati dagli inquirenti, Gabriele Bianchi avrebbe sferrato un calcio frontale che ha colpito il ragazzo al torace. Una mossa che i medici legali hanno ritenuto sufficiente a causare il decesso del 21enne di Paliano. Anche preso singolarmente, hanno concluso i sanitari che hanno effettuato l'autopsia, quel colpo poteva uccidere Willy. Grazie alle nuove analisi gli avvocati di Bianchi sperano di poter avere nuove risposte sia sulle cause della morte che sulle responsabilità degli altri accusati. Francesco Belleggia è stato condannato a 23 anni e Mario Pincarelli a 21 anni. Secondo i Bianchi sono però responsabili dell'omicidio di Willy poiché anche loro, stando alla versione dei fratelli, avrebbero sferrato colpi mortali a Willy.

Il dibattito sulla causa della morte di Willy

Nelle motivazioni della sentenza di primo grado si legge: "Se è corretto affermare che la discussione verbale in atto degenerava, improvvisamente, in una azione violentissima per volontà di Gabriele Bianchi, che per primo sferrava il violentissimo calcio al petto di Willy, è però altresì corretto affermare che a tale volontà accedevano anche gli altri imputati, che come si è visto non solo si compattavano ma tenevano il livello della violenza sulla persona del povero Willy sul medesimo, crudele, livello impressogli dal Bianchi Gabriele, visto che lo colpivano con violentissimi calci al capo ed al corpo fino a provocargli il complesso lesivo gravissimo".

In aula il medico legale Saverio Potenza, consulente dei pm, ha dichiarato che ciò che ha segnato la sorte di Willy è stato "probabilmente un calcio. Si tratta di un trauma a fascia che ha danneggiato polmoni e cuore proveniente dalla zona posteriore del corpo". Secondo Luigi Cipolloni, direttore dell'Istituto di Medicina Legale dell'Università di Foggia e consulente della difesa di Mario Pincarelli, Willy è morto per un colpo ricevuto nella parte anteriore del torace, che ha causato fibrillazioni ventricolari e poi un arresto cardiaco. I giudici hanno concluso, sempre nelle motivazioni: "In dibattimento si è diffusamente discusso sul colpo che ha cagionato la commotio cordis, ovvero la lesione al cuore e ai polmoni che ha determinato il decesso di Willy. Ciò in quanto il professore Saverio Potenza che pure nella relazione scritta aveva espressamente ricondotto tali lesioni ad un colpo al torace, nella deposizione dibattimentale ha invece descritto un colpo alla schiena. È però convincimento della Corte che tale indicazione sia frutto di un evidente errore del consulente del pm. E questo non solo per quanto egli stesso aveva scritto nella relazione depositata, quanto soprattutto per altri convergenti elementi".

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