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Il cacio romano vince la battaglia con il pecorino dop: non c’è rischio di confonderli

Nessun rischio per i consumatori di confondere Pecorino dop con cacio romano. Quest’ultimo vince la diatriba legale, la Cassazione ha stabilito che potrà essere venduto con il suo marchio.
A cura di Alessia Rabbai
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La Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che non c'è il rischio che i consumatori confondano Cacio romano e Pecorino Dop. La diatriba tra i due formaggi laziali è arrivata davanti ai giudici, che hanno stabilito non sussista il pericolo per i consumatori di confonderli. Nessun rischio di sbagliare dunque, comprando l'uno per l'altro, ciò di cui invece si preoccupava il Consorzio per la tutela del Formaggio Pecorino Romano Dop, che aveva fatto ricorso. Una sentenza che decreta la vittoria del Cacio romano, messo sotto accusa e costretto a sedere nel banco degli imputati. Quest'ultimo scagionato da ogni colpevolezza, potrà continuare ad essere venduto con il suo marchio, che la Cassazione ha definito"conforme ai principi di correttezza professionale".

Il processo al Cacio romano

Il processo al Cacio romano è arrivato in Cassazione. Gli ermellini hanno confermato quanto stabilito in secondo grado ad agosto 2018. Una sentenza che ha ribaltato il primo grando, il cui esito è stato vietare al Cacio romano l'uso del marchio. Come conseguenza c'è stato anche il sequestro della merce venduta nel Caseificio di Roma.

La differenza tra Cacio romano e Pecorino dop

Il marchio del Cacio Romano è stato registrato come marchio nel 1991 mentre il Pecorino Romano è stato riconosciuto come Dop dalla Commissione Europea nel 1996. Secondo i giudici infatti Cacio romano e Pecorino Dop hanno la stessa indicazione di provenienza, ma hanno caratteristiche diverse. Il primo è infatti prodotto con latte quasi interamente sardo, mentre il secondo con latte laziale. La Corte d'Appello per evidenziarne le differenze aveva infatti definito "il Pecorino dop come un formaggio aromatico e piccante, stagionato, impiegato essenzialmente come formaggio di grattugia, prodotto con latte di pecora, mentre il Cacio Romano come formaggio dolce, semistagionato, che richiama la caciotta a pasta molle di latte anche vaccino, che non si può grattugiare ed è quindi impiegato solo come formaggio da tavola".

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