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Donna e neonata morte a Villa Pamphili

Identificata anche la bimba trovata morta a Villa Pamphili con la madre: aveva un anno, ma è giallo sul nome

Andromeda o Lucia, resta il mistero sul nome della bimba trovata morta a Roma con segni di strangolamento insieme alla mamma. Per il caso è stato fermato un uomo in Grecia, Rexal Ford, all’anagrafe Francis Kaufmann.
A cura di Beatrice Tominic
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La piccola in braccio al papà, fermati dagli agenti.
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Andromeda, Sara, Lucia. Nelle scorse ore è arrivata la conferma del nome della donna trovata morta a Villa Pamphilj lo scorso 7 giugno, Anastasia Trofimova, non Stella Ford come si era presentata agli agenti in compagnia del compagno. Resta il giallo, invece, sul nome della piccola. Come per l'identità del padre, non si esclude che anche nei confronti della bambina possano essere stati utilizzati più nomi.

Secondo quanto ha dichiarato l'uomo fermato in Grecia, che si è presentato con il passaporto di Rexal Ford, la piccola si chiamerebbe Andromeda. Con questo nome sarebbe anche stata avviata la registrazione di nascita. Una volta arrivata in Italia, però, sembra che venisse chiamata Lucia. E c'è anche chi dice che Ford gli aveva parlato della figlia chiamandola Sara.

Anastasia Trofimova e il luogo del ritrovamento dei corpi.
Anastasia Trofimova e il luogo del ritrovamento dei corpi.

Cosa sappiamo sull'identità della bimba trovata morta con la madre a Villa Pamphili

Dopo essere riusciti ad isolare i tatuaggi e aver scoperto il volto della donna trovata morta a Villa Pamphili, ora finalmente è stato confermato il nome: Anastasia Trofimova, non aveva ancora compiuto 29 anni. Più complicato, invece, risalire al nome esatto della piccola. Secondo quanto risulta alle identità maltesi, la piccola era nata a La Valletta il 14 giugno 2024.

Poi era stata avviata la pratica di registrazione della nascita con il nome di Andromeda Ford. Secondo alcuni, però, i genitori avrebbero chiamato la bambina Lucia. Parlando con uno scrittore per discutere di un progetto cinematografico, Rexal Ford gli avrebbe detto che la figlia si chiamava Lucia.

Resta il giallo sul nome della bambina, appellata con tre diversi nominativi, proprio come il papà. L'ultima volta che è stata vista in vita, in braccio a Ford in maniera scomposta, era la notte del 7 giugno, verso le una, nei pressi dell'ingresso di Villa Pamphilj fra via Leone XIII e via Aurelia Antica. Nella giornata seguente, è stata trovata senza vita all'interno del parco.

Le tre identità di Rexal Ford, che si è presentato come il padre della bimba

È stato fermato in Grecia, nell'isola di Skiathos, dopo la diffusione di un mandato di arresto internazionale. Ha mostrato agli agenti un passaporto, che sembra essere autentico, con il nome di Rexal Ford e poi ha detto di essere il padre della bimba trovata senza vita e con segni di strangolamento a Villa Pamphilj. Gli inquirenti lo hanno arrestato con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere, ritenendolo responsabile della morte della bimba. Ma ci sono molte cose che non tornano.

Si fingeva sceneggiatore e regista e si faceva chiamare Rexal Ford. Stando a quanto emerso dalle indagini, a cui hanno collaborato anche gli dell'Fbi e di Malta, nonostante il documento sembri essere autentico, si tratta di un nome fittizio. All'anagrafe statunitense risulta essere iscritto col nome di Francis Kaufmann. A suo carico risultano cinque arresti per violenza domestica e aggressione, ha scontato 120 giorni di carcere. Ma non è finita. Come la bambina anche lui avrebbe un terzo nome in suo, Matteo Capozzi, utilizzato specialmente dopo il suo arrivo in Italia, sulle coste siciliane, a bordo di un catamarano affittato a Malta.

Articolo in aggiornamento

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