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I comuni dei Castelli Romani contro il termovalorizzatore di Gualtieri: chiesto dibattito pubblico

I sindaci firmatari della richiesta rappresentano oltre 270mila cittadini, “che chiedono di essere ascoltati e informati su quanto sta accadendo in merito al termovalorizzatore di Santa Palomba”.
A cura di Enrico Tata
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Tredici comuni dell'area dei Castelli Romani hanno chiesto ufficialmente un dibattito pubblico sul termovalorizzatore che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, indente realizzare a Santa Palomba, estrema periferia Sud della Capitale, che confina con Albano Laziale e Pomezia. I sindaci rappresentano oltre 270mila cittadini, "che chiedono di essere ascoltati e informati su quanto sta accadendo".

La richiesta è stata presentata dai comuni di Albano Laziale, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Colonna, Nemi, Frascati, Ciampino, Lanuvio, Monte Porzio Catone, Marino, Monte Compatri e Rocca Priora.

Informa il Comune di Albano Laziale: "Si comunica che in data odierna è stata inviata la nota per richiedere, alla Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni, e al Commissario Straordinario di Governo, Roberto Gualtieri, un dibattito pubblico relativo al progetto di un impianto di termovalorizzazione da realizzare in località Santa Palomba". Secondo i sindaci dei Castelli, "lo strumento del dibattito pubblico fornisce agli enti locali e ai cittadini la possibilità di conoscere il progetto dell’impianto industriale che si intende realizzare, per evidenziarne le criticità e le possibili alternative".

Così il sindaco di Albano, Massimiliano Borelli: "La posizione contro l'inceneritore non è frutto della sindrome Nimby, ma consapevole scelta politica di tante comunità che hanno saputo gestire i rifiuti in modo diverso. Per questo non accettiamo imposizioni e scelte calate dall'alto. Non conosciamo la tecnologia dell'impianto, non conosciamo quale sarà il processo di combustione, di quanta acqua necessiterà, come verranno trasportati i rifiuti evitando ingorghi sull'Ardeatina, come e dove verranno smaltite le ceneri prodotte, quali tecnologie verranno utilizzate per garantire la salute delle persone che abitano vicino.Siamo molto preoccupati, ma ancora più siamo arrabbiati con una amministrazione romana e con il sindaco Gualtieri che sordo alle nostre richieste di incontro e di conoscenza, dimentica di rappresentare tutti noi come sindaco della Città Metropolitana, Ente ancora una volta utilizzato a uso e consumo di Roma Capitale".

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