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Vandalizzata la sede di Fratelli d’Italia a Garbatella: scritte e insulti (anche al Pd)

Scritte e insulti sui muri della via che ospita la sede di Fratelli d’Italia a Garbatella. Il coordinatore romano del partito di Giorgia Meloni: “Gualtieri condanni l’episodio”.
A cura di Enrico Tata
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Ancora scritte e insulti sui muri della strada che ospita la sede di Fratelli d'Italia alla Garbatella, Roma. Lo scorso dicembre qualcuno aveva scritto accanto al portone d'ingresso  ‘a Piazzale Loreto c'è posto', mentre nella notte tra ieri e oggi sono comparse frasi come ‘Fuori i fascisti da Garbatella', ‘Pd, Lega, Fdi servi dei padroni', ‘Nucleo Garbatella scappate', ‘Gioventù Nazionale conigli'. Quella di Garbatella è una sede storica ed è anche quella dove la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha cominciato a fare politica.

"E' inutile dire che sebbene questi nostalgici degli anni di piombo stiano tentando di stabilire un principio secondo il quale i nostri ragazzi non possano fare politica noi ricordiamo loro che, ringraziando il cielo, non decidono loro chi sta o non sta su un territorio. E' triste constatare quanto il clima sia sempre più caldo e che questi episodi abbiano solo l'intento di far percepire il nostro come un partito lontano dalla gente e da non frequentare, ma fortunatamente l'elettorato ha la sensibilità di capire che gli unici da non frequentare sono coloro i quali usano la violenza come strumento di lotta politica", ha commentato l'episodio Marco Parissa, deputato e coordinatore romano di Fratelli d'Italia

Al Sindaco Gualtieri, ha continuato Parissa, "chiedo di condannare questi episodi per affermare il principio che queste modalità non trovano spazio non solo nella dialettica politica, ma soprattutto in una società civile. In ultimo, auspico che le autorità preposte facciano il possibile per ripristinare la sicurezza nei dintorni delle nostre sedi che, puntualmente, si trovano ad essere oggetto di questi atti onde evitare una diffusa sensazione di insicurezza degli abitanti del quartiere nonchè il perpetrarsi di questi atteggiamenti e, cosa più preoccupante, evitare un'escalation che metta in pericolo i nostri militanti".

Secondo Rachele Mussolini, consigliera capitolina del partito di Meloni, "sarebbe il caso di alzare l'attenzione su questi fatti, perché il rischio è che facendo finta di nulla possa passare il messaggio, di antica memoria, che nei confronti della destra locale tutto è possibile fare. Ci contraddistingue un senso di responsabilità che ci porta ad astenerci da qualsivoglia disputa in merito. Ci preoccupa il silenzio dell'amministrazione capitolina che non trova modi e tempi per registrare una presa di distanza ed una condanna nei confronti di queste situazioni".

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