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Si incollano al Laocoonte in Vaticano: attivisti di Ultima Generazione condannati a 9 mesi in Appello

Il tribunale della Santa Sede ha rigettato l’appello: oltre alla condanna a 9 mesi, con pena sospesa, dovranno pagare un risarcimento da più di 28mila euro.
A cura di Beatrice Tominic
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Condannati a 9 mesi in Appello con pena sospesa e al pagamento di 28.148 euro di risarcimento i due attivisti di Ultima Generazione che nell'agosto del 2022 si sono incollati alla statua del Laocoonte all'interno dei musei Vaticani. Al risarcimento si aggiungono anche le spese processuali.

A confermare la condanna, il Tribunale della Santa Sede che ha rigettato l'appello presentato dagli imputati, Ester Goffi e Guido Viero, contro "la sentenza del 12 giugno, che conferma in ogni sua parte", "in nome di Sua Santità Papa Francesco".

La reazione degli attivisti non ha tardato ad arrivare: "Abbiamo agito spinti da amore e cura – spiega Ester una volta uscita dall'aula – Che cos’è la violenza? È rimanere indifferenti di fronte allo sfacelo o è cercare una via per portare l’attenzione affinché il disastro venga arginato? Non abbiamo mai avuto intenzione di causare un danno, ma di lanciare un grido di allarme". E aggiunge: "Come storica dell’arte, ho agito anche in difesa dell'arte stessa visto che la crisi climatica costituisce una vera minaccia per il nostro patrimonio culturale", conclude.

"Una condanna così severa appare sproporzionata rispetto all’atto in sé e ancor più stride con quelli che sono stati i richiami del Papa nell’affrontare la crisi climatica, a cui ha dedicato due encicliche: Laudato si nel 2015 e Laudate Deum nel 2023 – spiegano da Ultima Generazione – Nel messaggio pubblico il 13 maggio scorso, in occasione della Giornata Mondiale di preghiera per la cura del Creato, papa Francesco ha scritto: "Alziamo la voce per fermare questa ingiustizia verso i poveri e verso i nostri figli, che subiranno gli impatti peggiori del cambiamento climatico. Faccio appello a tutte le persone di buona volontà affinché agiscano in base a questi orientamenti sulla società e sulla natura".

Il processo agli attivisti

La prima condanna per i tre attivisti è arrivata lo scorso 12 giugno nel tribunale Vaticano. Per loro due il promotore di giustizia aveva richiesto una condanna da due anni e cinque giorni per Guido Viero e due per Ester Goffi con una multa da tremila euro a testa. Ma loro hanno fatto ricorso.

Subito dopo la condanna, invece, in 23 si sono mobilitati in via della Conciliazione, che porta in piazza San Pietro: si sono sdraiati per terra. "Questa posizione vuole simboleggiare il futuro di morte che ci attende a causa della crisi climatica – hanno dichiarato gli attivisti e le attiviste – Si chiama die-in: ci fingiamo morti. Perché è questo ciò che ci aspetta". In breve tempo sono arrivati gli agenti della polizia che hanno impedito l’accesso in piazza San Pietro e hanno subito identificato le prime persone arrivate sul posto a metà mattina.

La mobilitazione di protesta del die-in.
La mobilitazione di protesta del die-in.

La protesta degli attivisti per l'ambiente di Ultima Generazione

"Siamo come Laocoonte: anche noi non veniamo ascoltati"- Questa la protesta degli attivisti di Ultima Generazione in Vaticano nell'agosto del 2022. Per questo si sono incollati alla celebre statua. Come il sacerdote troiano che aveva provato ad avvisare i cittadini del pericolo, suggerendo di lasciare quello che noi conosciamo come "cavallo di Troia" fuori dalle mura della città, anche gli scienziati e gli attivisti non vengono ascoltati. "Stiamo cercando di mettervi in guardia in tutti i modi sulle conseguenze che avranno nel futuro. Ma nessuno ci ascolta".

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