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Attivisti di Ultima Generazione condannati a 9 mesi: in 23 protestano sdraiati a terra in Vaticano

In 23 hanno protestato contro la condanna a 9 mesi di reclusione per due attivisti di Ultima Generazione che la scorsa estate si sono incollati al Laocoonte nei Musei Vaticani.
A cura di Beatrice Tominic
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Si è svolta questa mattina in Vaticano la proteste degli attivisti di Ultima Generazione contro la condanna nei confronti di Ester e Guido, che la scorsa estate si sono incollati alla statua di Laocoonte nei Musei Vaticani. Gli attivisti e le attiviste, 23 in totale, si sono sdraiati a terra, come prevede la forma di protesta del die-in, in via della Conciliazione, che porta in piazza San Pietro. Questa posizione vuole simboleggiare il futuro di morte che ci attende a causa della crisi climatica.

La pena è arrivata il 12 giugno scorso: i due sono stati condannati a 9 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 1.500 euro ciascuno (con sospensione di entrambe le sanzioni), cui si aggiunge il risarcimento di 28.000 € di danni. Una condanna che Ultima Generazione, che ha protestato oggi al fianco di esponenti di Extinction Rebellion Roma, ritiene ingiusta.

La protesta contro la condanna dei due attivisti

Sdraiate a terra, 23 persone hanno esposto uno striscione con una citazione dello stesso Papa Francesco: "Vi auguro di fare chiasso: fatevi sentire". Nel frattempo altri hanno letto brani dell’enciclica di Papa Francesco “Laudato Si’”, che contiene riferimenti alla crisi climatica e all’urgenza di agire. All’iniziativa hanno partecipato anche esponenti di Extinction Rebellion Roma.

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In breve tempo sono intervenuti i poliziotti, che hanno impedito l’accesso in piazza San Pietro e hanno subito identificato le prime persone arrivate sul posto a metà mattina. Il die-in si è svolto in via della Conciliazione.

"Il patrimonio artistico italiano è in pericolo. Ma non per colpa degli attivisti che usano colla, vernice e zuppe per farsi ascoltare. La colpa è della crisi climatica. Secondo l'Ispra, più del 23% dei beni culturali registrati in Italia è esposto al rischio idraulico dovuto alle alluvioni. Altri sono esposti a piogge acide, siccità, innalzamento dei mari, frane e smottamenti", ha dichiarato Ester.

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