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I 5 Stelle chiedono conto a Gualtieri degli scavi per lo stadio di Pietralata: i permessi non ci sono

A Pietralata cominciati gli scavi archeologici per lo stadio della Roma. “Dal cartello esposto si evince come non ci siano i permessi da parte di Roma Capitale di effettuare i lavori; in merito farò tutte le verifiche del caso con un’interrogazione in Aula Giulio Cesare perché tutti i cittadini abbiano informazioni corrette e trasparenti e vengano ascoltati dall’Amministrazione capitolina”, ha spiegato a Fanpage.it il consigliere capitolino del Movimento 5 Stelle Daniele Diaco.
A cura di Enrico Tata
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Da qualche giorno, come abbiamo scritto, sono cominciati gli scavi archeologici nell'area del nuovo stadio della Roma a Pietralata. Prima di presentare il progetto definitivo, l'As Roma deve verificare, con carotaggi e indagini, cosa c'è nel sottosuolo della zona scelta per costruire il nuovo impianto sportivo. Gli scavi sono cominciati per esempio nella zona dello sfasciacarrozze di via degli Aromi 50, ma i permessi necessari per avviare i lavori sembrerebbero essere mancanti. Per questo il Movimento 5 Stelle presenterà un'interrogazione al sindaco Gualtieri.

Daniele Diaco, consigliere capitolino del Movimento 5 Stelle, questi permessi per scavare sembrerebbero non esserci e per questo presenterete un’interrogazione, è così?

E' così.  Sono stato in sopralluogo – assieme al Comitato di Coordinamento Sì al Parco Sì all'Ospedale No allo Stadio – in via degli Aromi 50 a Pietralata per verificare l'andamento dei lavori, dove gli incaricati della società calcistica As Roma stanno effettuando gli scavi archeologici preliminari alla costruzione del nuovo stadio giallorosso. Dal cartello esposto però si evince come non ci siano i permessi da parte di Roma Capitale di effettuare i lavori; in merito farò tutte le verifiche del caso con un'interrogazione in Aula Giulio Cesare perché tutti i cittadini abbiano informazioni corrette e trasparenti e vengano ascoltati dall'Amministrazione capitolina, al fine di affrontare tutti i problemi che dovessero sorgere e soprattutto farlo in modo democratico, partecipato e inclusivo

I comitati, tra le altre cose, sostengono che non sarebbero state effettuate le necessarie bonifiche per scongiurare eventuali ordigni bellici in quell’area. Insomma, secondo loro, nelle ultime settimane il Campidoglio sta facendo di tutto per accelerare le operazioni preliminari sullo stadio. Perché secondo voi?

E' evidente come si voglia forzare la mano, anche a discapito della pubblica sicurezza: purtroppo gli interessi privatistici ed economici vengono spesso prima di tutto. Speriamo che per questa Amministrazione non sia così, ma la strada intrapresa ci pare quella.

C’è poi la vicenda del verde pubblico. Nell’area del futuro stadio ci sono 800 alberi, tra cui alcune alberature di pregio. Molti andrebbero abbattuti per gli scavi archeologici e per la realizzazione dell’impianto. Su questo che ne pensate?

E' assurdo, illogico e criminale abbattere il patrimonio verde capitolino, vero polmone ossigenante in piena epoca di drammatici cambiamenti climatici: e dubitiamo fortemente che l'Amministrazione riesca a ripiantumare la medesima quantità di piante. Anche se ci riuscisse, prima che le nuove piante crescano troppa acqua sarà già passata sotto i ponti!

Sul progetto definitivo dalla Roma c’è assoluto silenzio. Ma per il momento, in attesa del progetto, permangono i problemi relativi alla mobilità e al traffico nel quadrante. Problemi che potrebbero essere addirittura maggiori se davvero, come annunciato dal presidente Rocca, diventerà realtà lo spostamento del Policlinico Umberto I in quella zona. Hanno ragione i residenti a lamentarsi?

Hanno piena ragione e tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Prima dell'approccio ludico e di ogni qualsivoglia velleità di passione calcistica – e parlo da grande tifoso romanista quale sono – non vanno sottodimensionati i diritti alla salute e alla mobilità dei cittadini, che sono per l'appunto due capisaldi dei diritti civili oltre che sociali. Ma stiamo scherzando? Ma quale idea futura di città vogliamo consegnare ai romani? Ci opporremo con tutte le nostre forze a questi colpi di mano.

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