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Green Pass falso a Pippo Franco, indagato il medico dei vip De Luca: “Il Covid? Non è un virus letale”

C’è anche Antonio De Luca nell’indagine sui Green Pass falsi rilasciati dal medico no vax Aveni. Il professionista, noto per le sue feste piene di grandi e piccole celebrità, e per essere il medico di Cecchi Gori e di tanti altri vip, avrebbe indirizzato i suoi clienti verso il medico No Vax. E sul Covid diceva: “Non è un virus che uccide, non è un virus letale”.
A cura di Redazione Roma
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Nell'inchiesta che coinvolge anche Pippo Franco sul rilascio di Green Pass falsi con cui entrare in locali e ristoranti, spunta anche il nome del dottor Antonio De Luca, un professionista molto noto in città soprattutto per avere in cura e farsi fotografare in posa con personaggi famosi, dall'imprenditore Cecchi Gori all'ex sindaca di Roma Virginia Raggi, da Valeria marina a Vittorio Sgarbi. Sarebbe stato proprio lui – secondo quanto riportato dal quotidiano la Repubblica in un articolo firmato da Andrea Ossino – a indirizzare i suoi clienti verso il medico no vax Alessandro Aveni finito al centro dell'inchiesta che vede indagato anche l'attore del Bagaglino.

Solo qualche mese fa Antonio De Luca era stato in Senato per ricevere il Leone D'Oro, uno speciale riconoscimento alla carriera, ma sono soprattutto le sue feste più che i riconoscimenti a fare invidia nella Roma che conta. Vi partecipano imprenditori, personaggi della tv e delle istituzioni, professionisti che prestano i loro servigi solo a una clientela esclusiva. Tra loro ci sarebbe stato anche Aveni. Quello che avrebbe fatto il professionista dunque non sarebbe stato altro che mettere in contatto il medico di base disponibile a rischiare rilasciando Green Pass falsi, con una clientela ricercata a caccia di quel tipo di servizio: Alessandro Aveni avrebbe rilasciato oltre 150 Green Pass nonostante le 20 dosi di vaccino a disposizione. E proprio Pippo Franco si è fatto immortalare con Aveni mentre riceveva la sua dose di vaccino, una foto postata suoi social in cui l'attore si diceva "scettico" ma "vaccinato". Ora saranno gli inquirenti a dover chiarire le cose.

Anche De Luca sarà presto ascoltato dagli inquirenti così da poter dare la sua versione dei fatti. Intanto, da quello che possiamo desumere dalla sua pagina Facebook, sembra essere tra quelli che la minaccia del Covid l'hanno decisamente sottovalutata. In una diretta social infatti spiegava quando già la pandemia era in corso: “Non è un virus che uccide, non è un virus letale. Sovente in televisione non dicono quanti morti ci sono stati con l’Ebola, con la Sars, con la Spagnola o con la Asiatica, i morti ci sono stati in particolare per quelle persone che avevano altri problemi di salute. Con le precedenti influenze ci sono stati più morti. Non allarmatevi, state tranquilli e state sereni”.

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