Giubileo dei Giovani a Tor Vergata, il piano sicurezza: metal detector, sistemi antidrone e 5mila stewards

Il Giubileo dei Giovani inizia lunedì 28 luglio e la Questura di Roma ha pronto il piano sicurezza. L’attività di prevenzione che interessa tutta la settimana degli eventi è elevata al massimo. Si stima la presenza di circa 500mila ragazzi e ragazze cattolici provenienti da tutto il mondo, che parteciperanno ai vari eventi religiosi in programma. Stamattina c'è stato un tavolo tecnico presieduto dal questore di Roma Roberto Massucci presso l'Università di Tor Vergata, che ha visto la partecipazione del sindaco Roberto Gualtieri, del prefetto di Roma, del capo del Dipartimento della Protezione Civile e dell'officiale del Dicastero per l’Evangelizzazione Marco Lucente. Il questore ha spiegato che il lavoro delle forze dell'ordine e degli altri attori coinvolti sarà una "veglia" sul cammino dei giovani pellegrini.
Il Giubileo dei Giovani con Papa Leone XIV inizia lunedì 28 luglio e termina lunedì 4 agosto. Vedrà un vasto impiego di agenti, militari e volontari tra carabinieri, guardia di finanza, polizia penitenziaria, polizia locale, vigili del fuoco, esercito italiano, marina e aeronautica militare aeronautica militare e protezione civile. La Polizia di Stato nelle sue varie specificità: scientifica, stradale, ferroviaria, cibernetica e di cooperazione internazionale. Saranno coinvolte Ares 118, Ama e Atac per i servizi di soccorso, pulizia delle strade e smaltimento dei rifiuti e trasporto capitolino.
Controlli con metal detector e varchi a Tor Vergata
L’area di Torvergata è la sorvegliata speciale del Giubileo dei Giovani. Dal punto di vista della sicurezza sarà divisa in tre zone con una proiezione complessiva di circa 800mila metri quadrati. L’area di massima sicurezza è quella a ridosso dell’altare, nei pressi della croce in piazza Giovanni Paolo II, dove si posizionerà Papa Leone XIV. L'accesso è consentito solo attraverso i controlli ai varchi allestiti in cinque macro settori, ciascuno ulteriormente suddiviso in ulteriori vasche. Il tutto è articolato in un reticolo di percorsi per le vie di fuga in caso di emergenze. Tre i varchi d'accesso: in via Pietro Gismondi, via via dell’Archiginnasio-Via Guido Carli, in via di Grotte Portella. All’interno dell’area riservata possono accedere esclusivamente i fedeli in possesso di accredito dopo aver superato i controlli con metal detector.
5mila stewards e sistemi antidrone
Significativo sarà anche l’apporto di "sicurezza partecipata" con circa 5mila stewards messi in campo dalla società incaricata per i profili di safety, per accogliere e indirizzare i pellegrini. Verrà attivato anche un sistema antidrone in dotazione alla Questura di Roma ed affidato a personale specializzato dell’Ufficio prevenzione generale e
soccorso pubblico. Si unirà alle postazioni dell’esercito per sorvegliare l’area di Tor Vergata, San Pietro e altri luoghi sensibili dove si sarà il maggiore afflusso di persone. verranno inoltre coinvolti operatori di Corpi di polizia provenienti da Francia, Spagna, Polonia, Portogallo, Austria ed Albania accanto agli equipaggi italiani.
Sorvegliate metro e stazioni ferroviarie
Ad essere attenzionati saranno i principali snodi della città come ad esempio le stazioni ferroviarie e metropolitane. Particolare attenzione alle linee metro A e C lungo il tragitto verso Tor Vergata.
Un centro per la gestione della sicurezza
Un centro per la gestione della sizurezza è allestito presso la sede della Questura di Roma, rinforzato con la
interconnessione del “sistema” di protezione civile. Gli operatori guideranno e coordineranno da remoto le forze in campo attraverso apparati radio con frequenze potenziate, con il supporto di maxi schermi led wall. All'interno dell’area di Tor Vergata è allestito un impianto di videosorveglianza, che permetterà di monitorare la situazione in tempo reale durante lo svolgimento degli eventi.