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Gigi Proietti e l’infanzia al Tufello: “In periferia ho capito lo spirito del romanesco”

Nato in Umbria, vissuto negli scantinati di via Veneto e cresciuto in una casa popolare al Tufello. Gigi Proietti, morto questa mattina all’età di 80 anni, ha cominciato ad apprezzare il dialetto romano proprio nelle vie della periferia. “Il romano è bello anche perché, alla fine, uno se l’aggiusta come je pare. E le periferie, da questo punto di vista, sono sempre il primo laboratorio del cambiamento”.
A cura di Natascia Grbic
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Nato in Umbria, cresciuto a Roma, per un tempo vissuto in una casa popolare del Tufello, quartiere della periferia romana. Gigi Proietti, artista eclettico, grande attore teatrale, cinematografico e televisivo, ha passato alcuni anni della sua infanzia e adolescenza tra gli scantinati via Veneto e le case popolari del Tufello, dove è cresciuto. Ed è qui che il suo interesse e amore per il dialetto romano hanno preso forma, diventando poi uno dei tratti distintivi dell'attore, uno di quelli che si sarebbe portato dietro per tutta la sua carriera.

"Il romano è bello, uno l'aggiusta come je pare"

"La mia famiglia, che veniva dall'Umbria, come quelle di tanti altri sfollati, in quegli anni ha girato tutta la città – aveva dichiarato Gigi Proietti in un'intervista di diversi anni fa a la Repubblica – Una specie di via crucis: una casa pericolante al Celio, uno scantinato vicino a via Veneto fino al Tufello, dove sono cresciuto. È lì che ho cominciato a capire lo spirito del romanesco: un dialetto che – a differenza del napoletano, che è una vera e propria lingua, con delle precise regole lessicali – si presenta come un modo di parlare in continua evoluzione. Al Tufello c'era gente che veniva da ogni parte. Non posso dire che si parlasse romanesco; ma si romanizzava qualsiasi cosa, dai testi delle canzoni ai termini stranieri. Ecco, credo che una città che ha sempre offerto, sebbene non istituzionalizzata, una possibilità di convivenza, non potesse non avere un dialetto facile, alla portata di tutti. Il romano è bello anche perché, alla fine, uno se l'aggiusta come je pare. E le periferie, da questo punto di vista, sono sempre il primo laboratorio del cambiamento".

La morte di Gigi Proietti in una clinica romana

Gigi Proietti è morto questa mattina all'età di 80 anni. Il 2 novembre, proprio nel giorno del suo compleanno. L'attore era ricoverato da quindici giorni a causa di alcune complicazioni dovute a problemi cardiaci. Le sue condizioni si sono aggravate ieri sera: stamattina, il decesso. Insieme a lui c'erano la moglie Sagitta Alter e le figlie, Carlotta e Susanna.

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