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Covid 19

Follia del consigliere no vax Barillari, si punta pistola al braccio: “Vaccino è roulette russa”

Il consigliere regionale del Lazio Davide Barillari, espulso dal Movimento 5 Stelle per le sue posizioni no vax, ha organizzato una video conferenza in cui ha paragonato, puntandosi una pistola al braccio, il vaccino anti Covid alla roulette russa: “Questa è una roulette russa. E sei proprio tu a voler premere il grilletto”.
A cura di Enrico Tata
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Il consigliere regionale del Lazio Davide Barillari, espulso dal Movimento 5 Stelle per le sue posizioni no vax, ha organizzato una video conferenza in cui ha paragonato, puntandosi una pistola al braccio, il vaccino anti Covid alla roulette russa. "Questa è una roulette russa. E sei proprio tu a voler premere il grilletto. Io mi vaccino, può andarmi bene o può andarmi male. Ad oggi ci sono 80mila segnalazioni di reazioni avverse. Se sono fortunato sono solo un po' di febbre, mal di testa, dolore al braccio. Ma se sono sfortunato, come avviene nel 14 per cento dei casi, ictus cerebrali, trombosi e morte. Vaccinarsi con vaccini sperimentali di cui si sa poco, non è un dovere morale, ma ignoranza. Chi si informa, ci pensa bene due volte a farsi il vaccino", ha dichiarato Barillari.

La bufala sul ‘vaccino sperimentale'

Sulla questione del vaccino "sperimentale" risponde l'Aifa, Agenzia Italia del Farmaco, che spiega come gli studi che hanno portato all'approvazione dei vaccini Covid-19 non abbiano in realtà saltato nessuna delle fasi di verifica dell'efficacia e della sicurezza previste per i farmaci. Anzi, ribadisce l'Aifa, "questi studi hanno visto la partecipazione di un numero assai elevato di volontari, circa dieci volte superiore a quello di studi analoghi per lo sviluppo di altri vaccini. La rapida messa a punto e approvazione si deve alle nuove tecnologie, alle ingenti risorse messe a disposizione in tempi molto rapidi e a un nuovo processo di valutazione da parte delle Agenzie regolatorie, che hanno valutato i risultati man mano che questi venivano ottenuti e non, come si faceva precedentemente, solo quando tutti gli studi erano completati".

Anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova a Radio Cusano Campus, ha spiegato: "È un’assoluta fake news dire che questo vaccino non è sicuro perché non è stato sperimentato abbastanza, la tecnologia mrna nasce nel 1990. La fase sperimentale non è durata poco, è durata il giusto. Se per costruire il Ponte di Genova ci ho messo un anno allora vuol dire che il ponte è insicuro perché di solito ci vogliono 20 anni per costruire un ponte?".

I dati sulle reazioni avverse al vaccino

Per quanto riguarda le reazioni avverse sempre l'Aifa ha da poco pubblicato il sesto rapporto sulla Sorveglianza dei vaccini Covid-19. Lo studio fa riferimento al periodo compreso tra il 27 dicembre, giorno di arrivo dei primi vaccini, e il 26 giugno. Fino a quella data sono state inserite 154 segnalazioni di eventi avversi ogni 100.000 dosi somministrate. La maggior parte di essi sono classificati come non gravi, l'87,9 per cento, e soltanto l'11,9 per cento come gravi, "con esito in risoluzione completa o miglioramento nella maggior parte dei casi". Gli eventi segnalati sono soprattutto febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, reazione locale o dolore in sede di iniezione, brividi e nausea. Su circa 50 milioni di dosi somministrate (al 26 giugno) sono state segnalate 76.200 reazioni avverse. Ancora, il 7 per cento di quelle reazioni indicate come gravi non ha richiesto intervento ospedaliero. Per il 3 per cento è servita l'ospedalizzazione, per lo 0,6 per cento c'è stato pericolo di vita, per lo 0,5 ha causato invalidità e per lo 0,6 per cento è stata comunicata la morte. Di queste segnalazioni di eventi gravi, soltanto il 46 per cento risulta correlabile al vaccino. In totale si sono verificati 423 casi fatali, ma solo 7, il 2,3 per cento, risultano correlabili con l'utilizzo del vaccino.

Capriccioli (Radicali): "Da Barillari gesto grave, rifletta su proprio ruolo"

"Inscenare all'interno del Consiglio regionale del Lazio una vergognosa iniziativa contro i vaccini utilizzando addirittura una pistola (vera o finta che fosse) è l'ultima alzata d'ingegno del consigliere Barillari, che con questa ennesima impresa ha definitivamente superato il limite della decenza", ha dichiarato Alessandro Capriccioli, capogruppo di +Europa Radicali al Consiglio regionale del Lazio. "Barillari non è nuovo a iniziative becere e maldestramente provocatorie, che in genere ci asteniamo dal commentare per non dare loro una visibilità che non meritano. Ma dopo questo episodio, che ritengo di inaudita gravità, mi corre l'obbligo di invitare il nostro collega a una riflessione seria sul proprio ruolo istituzionale: un ruolo che, specie in un momento cosi' difficile per la nostra regione e per tutto il paese impone a ciascuno di noi un comportamento improntato al massimo della responsabilità e della misura, e che invece lui continua a mortificare rendendosi protagonista di comportamenti inaccettabili come quello di oggi, che non solo alimentano la disinformazione ma lo fanno evocando apertamente la violenza. Da consigliere regionale e da cittadino del Lazio, oggi mi vergogno per lui: e lo esorto a riflettere, per la dignità delle istituzioni di cui fa parte, sulla compatibilità tra la sua carica e iniziative come questa".

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