Fingeva di iniettare il vaccino anti-covid in cambio di 50 euro: a processo medico no vax e pazienti

Avrebbe iniettato ai suoi pazienti una soluzione fisiologica al posto del vaccino in cambio di cinquanta euro. Un medico di base no vax e i suoi pazienti sono finiti a processo immediato con l'accusa di falso e corruzione per aver finto di essersi fatti il vaccino in modo da ottenere il green pass e continuare così a lavorare ed entrare nei locali. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera è successo a Velletri, tra dicembre 2021 e gennaio 2022. Il giudice ha rinviato a giudizio non solo il medico, ma anche i pazienti che hanno pagato per il ‘falso vaccino': sarebbero, per l'accusa, complici della corruzione. In un caso, una donna avrebbe fatto iniettare soluzione fisiologica anche alla figlia minorenne pur di non farla vaccinare contro il coronavirus.

Finge di iniettare il vaccino: le indagini partite da una segnalazione

Le indagini nei confronti del medico di base sono partite in seguito a una segnalazione, che aveva fatto partire le intercettazioni. Queste hanno fatto emergere la truffa ideata dal professionista, che chiedeva cinquanta euro a quei pazienti che non volevano vaccinarsi ma che volevano il green pass. E così li chiamava nel suo studio, e faceva in modo da iniettare loro soluzione fisiologica. In seguito segnava che erano in regola per le vaccinazioni, facendogli ottenere la certificazione verde. Per la truffa, il medico – anche lui no vax convinto – aveva comprato tantissime fiale di Moderna, che poi aveva buttato e sostituito con la soluzione fisiologica. Un comportamento che gli è costato un processo e, nel caso dovesse essere condannato, potrebbe costargli anche il lavoro.