Filippo Felici ucciso a 24 anni, l’ex del killer su Tik Tok: “Al suo posto potevo morire io”

"Al posto di Filippo Felici, anima innocente, sarei potuta morire io, spero che la giustizia faccia il suo corso". Sono le parole della ex compagna di Daniele Piancatelli, ventiquattro anni, arrestato per l'omicidio del coetaneo ucciso a coltellate in via Publio Rutilio Rufo al Tuscolano, dove abitava insieme alla sua famiglia, intorno alle 2 di notte tra martedì 25 e mercoledì 26 ottobre scorsi. La ragazza si è sfogata su Tik Tok, raccontando ai follower un episodio che le è accaduto mentre era uscita a fare la spesa: "Mi è capitato di andare a comprare un pezzo di pizza a mio figlio, il ragazzo dietro al bancone era tale e quale a Filippo". Anche lui lavorava in una pizzeria di Colli Albani.
"Prendo il portafoglio per pagare, lui se ne esce dicendo ‘qua la pizza per i bambini la regaliamo noi'. Penso che sia un segno di Filippo". La ragazza ha poi condiviso i suoi timori: "Penso che al posto di Filippo forse avrei potuto esserci io, se non avessi fatto tante scelte che mi hanno portato a salvarmi la vita e quella di mio figlio. Oggi posso dire che ho avuto la mia rivincita, anche se ci ha rimesso un ragazzetto innocente e di questo non me ne faccio una ragione. Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso".
Convalidato l'arresto per Daniele Piancatelli
Il giudice delle indagini preliminari ha convalidato l'arresto per Daniele Piancatelli, ritenendo validi gli indizi raccolti dai pubblici ministeri. Ad incastrarlo sono state le immagini riprese da una telecamera e passate al vaglio dagli inquirenti, che lo hanno immortalato. A renderlo riconoscibile i tatuaggi che ha sul collo e le dichiarazioni fatte da alcuni amici avrebbero confermato il suo nome.
Secondo quanto ricostruito finora in sede d'indagine al momento in cui sono accaduti i drammatici fatti Filippo era uscito di casa per portare a spasso il cane. A pochi passi dal portone ha incontrato il killer, che lo ha accoltellato alla schiena. Non è ancora chiaro il movente dell'aggressione, pare che tra i due ci fossero delle questioni irrisolte. L'ipotesi è che si sia trattato di un regolamento di conti per droga.