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Festa di battesimo a Ladispoli finisce nel sangue: 2 uomini presi a sprangate in fin di vita

Tre feriti due dei quali sono in fin di vita e due denunce per tentato omicidio. È il bilancio di una rissa avvenuta sabato scorso durante un battesimo a Ladispoli.
A cura di Alessia Rabbai
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È finito nel sangue il battesimo di una bimba a Ladispoli. Festeggiamenti che sono culminati in rissa e che hanno come bilancio tre feriti, dei quali due in fin di vita e due persone denunciate per tentato omicidio. Alcuni testimoni hanno raccontato al Messaggero che la sera di sabato scorso 10 settembre durante la festa che era in corso in un parco pubblico "sono volati schiaffi, calci, sprangate e bastonate ed è spuntato fuori anche un martello". La rissa si è verificata nei pressi del parcheggio di un supermercato di via Glasgow.

Tre feriti, due sono in coma e in fin di vita

A rimanere ferite nell'aggresione sono tre uomini di nazionalità romena, i quali hanno dovuto ricorrere a cure mediche. Si tratta di un trentaduenne, di un quarantatreenne e di un trent'anne. I primi due sono stati trasportati al Policlinico Agostino Gemelli e all'ospedale Sant'Eugenio, da quanto si apprende le loro condizioni di salute sono gravi: sono in coma e in fin di vita. Il terzo è stato invece soccorso e trasportato al vicino Aurelia Hospital. Quest'ultimo a seguito delle percosse è quello tra i tre che ha riportato conseguenze più lievi.

Due persone denunciate per tentato omicidio

Sulla vicenda indaga la Polizia di Stato, che ipotizzano si sia trattata di una spedizione punitiva. Gli agenti subito dopo la rissa si sono messi sulle tracce dei responsabili e li hanno individuati poco dopo. Li hanno denunciati a piede libero per tentato omicidio. Sempre a Ladispoli venerdì scoorso i carabinieri hanno arrestato un cinquantasettenne e denunciato a piede libero suo nipote trentaquattrenne sorpresi con la droga al centro della città. Il trentaquattrenne aveva venduto cocaina ad un cliente, mentre lo zio nascondeva in casa due piante di canapa indiana.

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