Fermata un’altra persona per l’omicidio di Andrea Fiore a Roma

È stata fermata una seconda persona per l'omicidio di Andrea Fiore a Roma. Si tratta di un italiano di 43 anni. Per questo delitto è stato già arrestato Daniele Viti.
Fiore è stato ucciso nella notte tra lunedì 26 e martedì 27 marzo nella sua abitazione in via Pisoni, quartiere Quadraro. Appena rientrato a casa dopo una serata passata al bar con alcuni amici, potrebbe aver aperto la porta ai due killer che, quindi, probabilmente conosceva.
Viti è stato rintracciato a causa di un errore fatale: dopo aver esploso i colpi di pistola che hanno ucciso Fiore, è subito scappato ma ha lasciato all'interno dell'appartamento il portafoglio con all'interno i propri documenti d'identità. È stato facile, a quel punto, rintracciarlo. Per quanto riguarda questo secondo uomo, Viti potrebbe aver fatto il suo nome durante l'interrogatorio in commissariato, ma l'arresto potrebbe anche essere frutto di indagini autonome da parte delle forze dell'ordine.
Ma perché è stato ucciso Andrea Fiore? Intanto Fiore era amico di Luigi Finizio, ucciso mentre si trovava presso una pompa di benzina in via dei Ciceri, tra Quadraro e Torpignattara. Due sicari a bordo di una moto gli hanno sparato quattro colpi di pistola. Stando a quanto ricostruito, Finizio era il cognato di Angelo Senese, fratello del boss Michele Senese, ‘O' Pazzo'.
Fiore conosceva molto bene Finizio e anzi i due erano amici. Secondo le prime ipotesi, il primo potrebbe essere stato ucciso perché sapeva troppo ed era diventato ormai un testimone scomodo per il clan. L'uomo, abilissimo a forzare le serrature, veniva assoldato dalla malativa per rubare automobili e scooter che poi venivano utilizzati per rapine e regolamenti di conti.