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Martina Scialdone, uccisa dall'ex a Roma

Femminicidio Martina Scialdone, pena ridotta per l’ex che le ha sparato. Per i giudici non c’è premeditazione

La Corte d’Assise d’Appello ha condannato Costantino Bonaiuti a 24 anni e 8 mesi di carcere per il femminicidio di Martina Scialdone, uccisa a Roma a gennaio 2023. La mamma: “Delusa, questa non è giustizia”. In primo grado l’imputato ha ricevuto l’ergastolo.
A cura di Alessia Rabbai
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Il killer Costantino Bonaiuti e Martina Scialdone.
Il killer Costantino Bonaiuti e Martina Scialdone.
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Pena ridotta in Appello a ventiquattro anni e otto mesi di carcere per Costantino Bonaiuti, che ha sparato e ucciso la ex trentaquattrenne Martina Scialdone all'uscita di un locale in via Amelia in zona Tuscolana a Roma il 13 gennaio del 2023. Questa la decisione dei giudici della Corte d'Assise d'Appello, che hanno condannato l'ingegnere sessantaduenne, escludendo la premeditazione e hanno concesso le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti.

La condanna in Appello riduce la pena di primo grado, quando Bonaiuti era stato condannato all'ergastolo. Bonaiuti era accusato di omicidio volontario aggravato dai motivi futili e abietti rappresentati dalla gelosia, dall'aver agito contro una persona a lui legata da relazione affettiva, e dalla premeditazione. I giudici oggi nella sentenza hanno escluso quest'ultima aggravante.

La mamma di Martina Scialdone: "Delusa, mia figlia non ha avuto giustizia"

Presente all'udienza di oggi anche Viviana, la mamma di Martina Scialdone: "Sono delusa, anche se nessuna condanna mi ridarà indietro mia figlia mi aspettavo una conferma dell'ergastolo. Martina non ha avuto giustizia" ha commentato dopo la sentenza d'Appello. "Ormai l'aggravante della premeditazione è diventato una specie di oggetto misterioso nel nostro ordinamento – ha commentato l'avvocata di parte civile Licia D'Amico, dell'associazione "Insieme a Marianna" per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e sui minori – in questo femminicidio è evidente il comportamento tenuto dall'imputato prima e quando ha ucciso Martina".

Costantino Bonaiuti condannato all'ergastolo in primo grado

Costantino Bonaiuti, l'ex di Martina Scialdone, in primo grado era stato condannato alla pena dell'ergastolo. Una condanna che era arrivata a dicembre del 2024, dopo circa due anni il femminicidio dell'avvocata trentaquattrenne. I giudici in quel frangente hanno accolto la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica del massimo della pena. Bonaiuti, com'è emerso dall'autopsia sulla salma di Scialdone ha sparato un solo colpo di pistola a distanza ravvicinata, che ha raggiunto la ex al torace. Martina dopo il grave ferimento è morta tra le braccia del fratello, che l'ha raggiunta davanti al ristorante.

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