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Fascia Verde, le regole sulla ztl di Roma e i nuovi divieti della Regione Lazio

Il dibattito sui nuovi divieti di accesso alla Fascia Verde di Roma, che entreranno in vigore dal 1 novembre 2025: le dichiarazioni del sindaco Gualtieri sul meccanismo Move-in e la risposta del governatore Rocca.
A cura di Enrico Tata
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Ma perché si sta parlando di nuovo della Fascia Verde e dei divieti di ingresso nella Ztl di Roma? Partiamo col sottolineare che non c'è alcuna novità sostanziale emersa negli ultimi giorni. Il punto di partenza sono le recenti dichiarazioni del sindaco Gualtieri e il nuovo "Aggiornamento del Piano di Risanamento della Qualità dell'Aria", varato dalla giunta regionale del Lazio e in attesa di essere approvato dal Consiglio Regionale del Lazio.

I nuovi divieti di accesso alla Fascia Verde della Regione Lazio

Il nuovo articolo 24, comma 1, del Piano di Risanamento della Qualità dell'Aria recita così:

Nel territorio di Roma Capitale è interdetta la circolazione dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 18,30, nel territorio ricompreso all’interno della zona III (Fascia verde) alle autovetture ed ai veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 ad alimentazione diesel con caratteristiche emissive fino a euro 5 e alle autovetture a benzina con caratteristiche emissive fino a euro 2.

In teoria, quindi, dal 1 novembre 2025 non potranno circolare all'interno della Fascia Verde i veicoli ad alimentazione diesel fino a euro 5 e le automobili a benzina fino a euro 2. Le regole attuali prevedono lo stop alle automobili alimentate a diesel pre-euro 1, euro 1, euro 2 ed euro 3. Se i nuovi limiti venissero confermati, Roma Capitale sarebbe costretta ad aumentare di due classi il divieto di circolazione.

Lo ha ribadito nei giorni scorsi il sindaco Gualtieri: "Se fosse approvata dal consiglio la proposta della Giunta regionale del Lazio, noi da ottobre saremmo vincolati ad aumentare di due classi il divieto di circolazione, arrivando addirittura al diesel euro 5 a meno che non troviamo soluzioni equivalenti".

Ztl, Roma Capitale può presentare misure alternative ai divieti

Il comma 2 dell'articolo 24 dell'Piano di risanamento prevede però, ed è una novità rispetto al passato, che i Comuni e anche Roma Capitale possano studiare misure alternative che garantiscano gli stessi risultati nella riduzione delle emissioni inquinanti. Questo il testo:

Roma Capitale potrà prevedere, in funzione dei livelli di inquinamento misurati o stimati sul proprio territorio, una differente applicazione delle limitazioni della circolazione di cui al comma 1, all’interno del proprio ambito territoriale di competenza, sia rispetto alla categoria di classe ambientale dei veicoli, sia rispetto al periodo e alle zone del territorio comunale oggetto delle limitazioni, garantendo nel periodo dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno una equivalente riduzione delle emissioni in atmosfera di particolato (PM10, PM2,5) e del biossido di azoto (NO2).

Allora qual è il problema sollevato da Gualtieri? Secondo il sindaco una soluzione per evitare nuovi divieti per intere classi di veicoli è quello di responsabilizzare i cittadini, con misure e divieti personalizzati in base a quanti chilometri ogni cittadino percorre all'anno, velocità media e stile di guida. Per questo ha elogiato il metodo ‘green box': "Una soluzione come quella del green box sarebbe preferibile a quella di una separazione rigida tra categorie di veicoli. Poi ovviamente spetta anche ad altri decisori politici fare certe scelte. Noi avevamo proposto l'utilizzo del sistema Move in ma ora Regione Lazio sembra non contemplarlo".

Fascia Verde, dalla Regione Lazio no al meccanismo Move-in

In effetti, nell'aggiornamento al Piano proposto dalla giunta Rocca l'introduzione del Move-in non sarà consentita come misura alternativa. Il testo, infatti, prevede l'eliminazione di una tariffa per il transito su determinate strade comunali. Il meccanismo Move-In prevede infatti l'acquisto di chilometraggio annuale all'interno della Ztl per le automobili più inquinanti. Un intervento compensativo come questo, ha però spiegato la Regione Lazio, graverebbe economicamente sulle famiglie.

Il presidente Rocca ha spiegato di aver stabilito la possibilità di una nuova deroga, consentendo a Roma Capitale di presentare un piano di misure alternative: "Facendo ciò, la Regione ha deciso che tra queste misure non ci possa essere il sistema Move In, ma ha reso contemporaneamente ammissibile ogni altra misura idonea a ridurre l'inquinamento prodotto dalle auto. Ciò con l'obiettivo di coniugare la tutela della salute e dell'ambiente con il diritto dei cittadini a muoversi liberamente senza essere costretti a pagare tasse per circolare o a dover sostenere ingenti spese per cambiare le proprie auto".

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