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Evade dai domiciliari per andare in piscina, i carabinieri lo riconoscono: “Volevo fare un tuffo”

I carabinieri liberi dal servizio hanno scoperto un 22enne evaso dai domicliari per andare in piscina. “Volevo solo fare un tuffo” ha detto, il giudice ha aggravato la misura cautelare ed è finito in carcere.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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È evaso dagli arresti domiciliari per concedersi un bagno in piscina e qualche ora di relax sotto al sole. Ma la gita estiva non è sfuggita ai carabinieri della Stazione di Roma Alessandrina, che lo hanno portato nel carcere di Regina Coeli. L'episodio che ha dell'incredibile è successo ieri mattina, martedì 16 luglio, nel territorio della periferia Est della Capitale. Protagonista è un ragazzo di ventidue anni, che si trovava ai domiciliari per reati di droga. Ora dopo il suo comportamento dovrà rispondere anche del reato di evasione.

Secondo quanto ricostruito due carabinieri liberi dal servizio stavano trascorrendo la mattina nella piscina di un centro sportivo di Torre Maura. Mentre si concedevano qualche ora di riposo dal lavoro, hanno notato il ventiduenne tra i bagnanti. Il suo era un volto già visto, l'hanno riconosciuto perché già incontrato più volte durante i controlli domiciliari con le pattuglie durante il turno di lavoro.

Nonostante fossero liberi dal servizio, si sono mobilitati per fare degli accertamenti: è emerso che il ventiduenne è evaso, in quanto si trovava all'esterno dell’abitazione, fuori dagli orari in cui era autorizzato a recarsi a lavoro. "È estate, volevo fare un tuffo" avrebbe detto il ventiduenne ai carabinieri intervenuti per fermarlo. Il ragazzo ha raccontato di essere uscito di casa con la voglia di godersi una giornata d'estate e di aver usato la tessera di suo fratello che gli assomiglia, per entrare nel centro sportivo con piscina.

I carabinieri hanno chiesto rinforzi e lo hanno arrestato. Nei suoi confronti i militari hanno richiesto l'aggravamento della misura cautelare dei domiciliari a cui era sottoposto. Il Tribunale ordinario di Roma ha così emesso un’ordinanza di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere. I militari lo hanno portato nel carcere di Regina Coeli.

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