Esquilino, pedonalizzata strada della scuola Di Donato: festeggiano i bambini, polemica dei comitati

Dopo quindici anni, via Nino Bixio diventa (almeno temporaneamente) pedonale. Lo stop alle auto e ai motorini è arrivato dopo quindici anni di battaglia dell'Associazione dei Genitori della Di Donato, che puntano a un quartiere più ‘a misura di bambino'. La richiesta della pedonalizzazione di via Bixio è stata avanzata con forza dai genitori dopo che un bambino fu vittima di un incidente mortale proprio davanti alla scuola. Mark Matibag stava andando a giocare a basket nella palestra dell'istituto, ma fu investito tragicamente da una macchina. Da allora i genitori chiedono che quella via venga pedonalizzata. "Quell'incidente mortale ci ha segnato come comunità – racconta a Fanpage.it Ofelia Catanea, dell'Associazione Genitori Di Donato. "Da quel giorno di quindici anni fa abbiamo capito che Roma non è una città a misura di bambino. È una città pericolosa, una città che non accoglie i più piccoli e noi per primi abbiamo voluto quindi fare qualcosa per cambiare questa situazione".

"Vogliamo un progetto di riorganizzazione urbana"
L'associazione Genitori Scuola Di Donata è nata due anni prima quel terribile incidente. Quando i bambini escono dalle classi, organizzano eventi per ragazzi e adulti. "Quello che ci piace ricordare è che più che un gruppo di genitori siamo una comunità educante che si apre al territorio". continua Catanea .Ogni anno l'associazione organizza un evento che si chiama "Una giornata a misura dei bambini": l'iniziativa, dedicata a Mark Matibag, verte su dieci punti in cui i genitori chiedono che la città sia resa più vivibile. Lo scopo però, non è solo la pedonalizzazione temporanea di via Bixio: i genitori della Di Donato chiedono un progetto di riorganizzazione urbana, in cui poter far stare in sicurezza e in modo più accogliente i propri figli.

Le polemiche per la pedonalizzazione di via Bixio
Alcuni residenti della zona non hanno però apprezzato la pedonalizzazione della strada. Se i genitori dei bambini ritenevano prioritario impedire alle macchine di sfrecciare lì davanti, altri abitanti hanno invece sottolineato che la chiusura della strada ha aumentato il traffico nelle vie limitrofe e aumentato il fenomeno del parcheggio in doppia fila, creando ancora più disagi. "Questo è un quartiere molto variegato, dove coesistono famiglie di ceto alto e sacche di povertà estrema – spiega un genitore a Fanpage.it – Avere opinioni divergenti è normale. Il quartiere sta cambiando, ed è anche per quello che ci sono così tanti comitati".
Servizio di Daniele Napolitano