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Covid 19

Entro fine settimana via libera nel Lazio ai test sulla saliva, decisivi per screening a scuola

Entro questo fine settimana, ha annunciato in diretta a Radio Uno il direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani, Francesco Vaia, verranno validati i test salivari per la ricerca del nuovo coronavirus. Uno strumento che sarà probabilmente decisivo per lo screening nelle scuole del territorio.
A cura di Enrico Tata
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Entro questo fine settimana, ha annunciato in diretta a Radio Uno il direttore sanitario dell‘Istituto Spallanzani, Francesco Vaia, verranno validati i test salivari per la ricerca del nuovo coronavirus. "È importante per due motivi: è poco invasivo e assolutamente affidabile per l'attività di screening. Non deve essere preso come un dispositivo ‘miracoloso', lo standard rimane il test molecolare, ma nelle comunità scolastiche è importante intercettare il caso positivo asintomatico. Ecco che il test salivare diventa importante anche perché non si deve rifare, la saliva prelevata la prima volta viene usata poi per avere la confermare del risultato", ha dichiarato Vaia. I nuovi test saranno quindi decisivi per lo screening negli istituti scolastici e forniranno una risposta in pochi minuti. Uno strumento fondamentale anche per le Uscar della Regione Lazio, chiamate a intervenire rapidamente in aree con sospetti focolai in atto.

I test a disposizione per rilevare infezioni da Sars-Cov-2

Per rilevare l'infezione in atto da coronavirus il test principe rimane quello molecolare (il tampone classico), con prelievo di un campione delle vie respiratorie del paziente. Richiede dalle due alle sei ore per la diagnosi. Oltre ai test molecolari ci sono i test antigenici (i cosiddetti tamponi rapidi): il prelievo è lo stesso, sempre tramite tampone naso-faringeo, ma la risposta è molto più rapida (referto disponibile in mezz'ora). Le diagnosi di positività ottenute con i test rapidi devono essere comunque confermate, al momento, con un tampone classico. Un altro tipo ti test rapidi sono i test salivari menzionati in precedenza.

Diversa invece è la funzione dei test sierologici: quelli classici, mediante prelievo venoso, servono a rilevare la presenza di anticorpi specifici per il virus Sars-CoV-2 e servono quindi a sapere se quel determinato organismo è venuto a contatto con il coronavirus. Quelli rapidi, invece, si effettuano con una sola goccia di sangue, il risultato è praticamente immediato, ma non rilevano la quantità di anticorpi presenti.

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