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Emergenza Rifiuti, Roma commissariata. Valeriani: “Raggi colpevole, gestione fuori controllo”

L’assessore regionale ai rifiuti, Massimiliano Valeriani, ai microfoni di Fanpage.it: “Il tar ieri si è pronunciato dicendo che Roma è totalmente fuori controllo rispetto alla gestione dei rifiuti. Sull’amministrazione Raggi pesa la grave colpa di non aver provveduto in questi anni a realizzare una rete di impianti che consenta alla città di non essere perennemente in emergenza”.
A cura di Enrico Tata
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Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato da Roma Capitale in merito alla possibilità di un commissariamento in materia di rifiuti da parte della Regione Lazio. L'assessore regionale ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani, ha commentato la notizia ai microfoni di Fanpage.it e ha dichiarato: "Il tar ieri si è pronunciato dicendo che Roma è totalmente fuori controllo rispetto alla gestione dei rifiuti. Sull'amministrazione Raggi pesa la grave colpa di non aver provveduto in questi anni a realizzare una rete di impianti che consenta alla città di non essere perennemente in emergenza. Noi avremmo voluto evitare il commissariamento, ma di fronte alla totale inerzia da parte dell'amministrazione comunale, questo è l'unico punto di arrivo possibile".

Il compito del commissario: identificare rete di impianti

La prossima settimana verrà nominato un commissario che avrà il compito, ha spiegato Valeriani, "di fare quello che la sindaca Raggi non ha fatto. E cioè di identificare una rete di impianti, di cui la città è sprovvista, indicarne le localizzazioni e le tempistiche di realizzazione". Per l'assessore la Capitale è "l'unica grande città italiana a non essere autonoma sugli impianti di smaltimento: Roma produce 3mila tonnellate di immondizia al giorno e non può pensare di trattare e smaltire tutti i rifiuti che produce altrove. Perché nessuno è più disponibile a farlo e perché i costi sono pazzeschi, costi che si scaricano sulle tariffe e sui romani. È nell'interesse dei romani, quindi, avere gli impianti all'interno della città perché questo è l'unico modo per abbassare la Tari".

Sulla discarica di Albano: "Raggi ha scaricato suo problema in altro territorio"

In merito alla riapertura della discarica di Albano Laziale, decisa con un'ordinanza firmata da Virginia Raggi in qualità di sindaca della Città Metropolitana, Valeriani ha detto: "Noi abbiamo preso atto di questa ordinanza, non l'abbiamo condivisa perché è l'ennesima soluzione un po' furba che si vuole adottare e cioè quella di individuare soluzioni al di fuori del comune di Roma e scaricare il problema di Roma in altri territori. Questo è inaccettabile ed è il motivo per cui scatterà il commissariamento. Roma negli ultimi quattro anni ha scaricato quasi tre milioni di tonnellate di rifiuti nel Lazio saturando tutti gli impianti della regione, l'equivalente di quattro stadi Olimpici colmi di rifiuti. Fra qualche settimana il nuovo sindaco di Roma se ne dovrà far carico perché questa città ha il diritto di non vivere in una perenne emergenza igienico sanitaria".

Differenziata ferma al 43 per cento

Il problema, tuttavia, non è solo la mancanza della discarica: "A differenza di ciò che racconta la sindaca, Roma è completamente sprovvista di tutta la filiera degli impianti. Si tratta di una città che invece di incrementare la raccolta differenziata, l'ha portata a degli indici quasi ridicoli. Partita col 43 per cento di differenziata, la sindaca Raggi lascia dopo cinque anni di amministrazione ancora al 43 per cento, mentre tutta Italia è cresciuta".

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