Emanuela Ruggeri trovata morta a Roma, l’ultimo sms: “Sono andata al mare”. La mamma: “Non l’ha scritto lei”

"Mamy scusa ho il cell scarico sono andata al mare scusq". Un sms senza punteggiatura e con una lettera sbagliata, forse scritto di fretta. Una "q" al posto di una "a". È l'ultimo messaggio arrivato ad Alessandra Loreti dallo smartphone di sua figlia Emanuela Ruggeri. La trentaduenne scomparsa il 14 luglio scorso dall'abitazione dei genitori a Colli Aniene è stata ritrovata morta sotto ad un materasso in via del Mandrione al Tuscolano domenica scorsa. Alessandra intervistata da Fanpage.it è convinta che qualcuno abbia preso il telefonino di sua figlia per inviarle l'ultimo messaggio, prima di spegnerlo. "Non l'ha mandato lei ne sono convinta, non mi inviava mai sms ma ci scrivevamo sempre su WhatsApp. Non mi spiego che motivo avesse di inviarmi un messaggio normale quando avevamo la chat". Ad oggi lo smartphone di Emanuela non è stato trovato.
A seguire il caso è il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi, che se ne è occupato fin dai momenti della scomparsa di Emanuela, ha messo a disposizione della famiglia Ruggeri un supporto legale e psicologico. Sarà l'avvocato Federica Federici a seguire lo sviluppo delle indagini. Sulla vicenda indagano gli agenti della Polizia di Stato coordinati dalla Procura della Repubblica. Sulla salma è stata fatta l'autopsia all'Istituto di Medicina legale di Tor Vergata e i risultati degli esami autoptici seriranno a chiarire le cause del decesso. Dai primi accertamenti pare che non siano state trovate fratture osse né altri segni riconducibili ad una morte violenta.
Emanuela era rientrata a Roma dopo aver vissuto a Torino per circa tredici anni dopo la fine della relazione con il suo ex compagno. Tornata a casa con i genitori a Colli Aniene, voleva ricominciare una vita nuova, essere autonoma e rimettersi in gioco. Si era già già data da fare per cercarsi un lavoro, portando curriculum in varie attività commerciali del quartiere.
"Aveva conosciuto una donna – racconta sua mamma – mi diceva che aveva quest'amica. Quando è uscita di casa, mi aveva detto che si sarebbe vista con lei per andare a casa di amici". Ma Emanuela quella notte non è rientrata a casa. "Non vedendola rientrare mi sono detta, magari sono andati a ballare". Poco prima delle 13 Alessandra ha scritto a sua figlia su WhatsApp: "Emy ma che fine hai fatto?". Verso le 14 le risponde: "Mamy stavo dormendo".
Poi verso le ore 22 di martedì 15 luglio l'ultimo messaggio, un sms: "Mamy scusa ho il cell scarico sono andata al mare scusq". Alessandra ha domandato ad Emanuela se sarebbe tornata a casa, ma non ha ricevuto alcuna risposta. "Ho provato a chiamarla per sentire la sua voce ma già il telefonino di Emanuela risultava spento". Secondo Alessandra a Roma ha incontrato persone sbagliate: "Confido nel lavoro della magistratura, da mamma voglio sapere la verità com'è morta mia figlia".
Alessandra racconta com'era Emanuela: "Una donna solare, estroversa, amica di tutti, forse troppo. Una persona di compagnia, con lei non ci si annoiava, era un vulcano. Era creativa, aveva anche la macchinnetta per fare tatuaggi, si tatuava da sola". Alessandra è stata in via del Mandrione, dove hanno trovato il corpo senza vita di Emanuela. "Mia figlia lì non c'è arrivata a piedi, ce l'hanno butatta in quel tratto di strada che sembra una discarica a cielo aperto. Voglio capire chi ce l'ha portata, se era agonizzante, se si poteva salvare. Ho trovato le sue ciabattine maculate tra i rifiuti, le ho portate a casa".