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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Emanuela Orlandi, il figlio dello zio Mario sulle cassette sequestrate: “Sono dei Backstreet Boys”

Pietro Meneguzzi cugino di Emanuela Orlandi a ‘Chi l’ha visto?’ svela il contenuto delle videocassette sequestrate: “Nessuno scoop”.
A cura di Alessia Rabbai
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Emanuela Orlandi e il cugino Pietro Meneguzzi (Frame dalla puntata di Chi l’ha visto?)
Emanuela Orlandi e il cugino Pietro Meneguzzi (Frame dalla puntata di Chi l’ha visto?)
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"Nelle microcassette e videocassette VHS sequestrate durante le perquisizioni domiciliari c'erano il video dei Backstreet Boys e trasmissioni varie, alcune erano vuote". A parlare è Pietro Meneguzzi, cugino di Emanuela Orlandi e figlio di suo zio Mario, finito nuovamente su alcune testate giornalistiche, perché rimessa sotto ai riflettori una vecchia pista famigliare di sospetti infondati, che non ha mai portato a nulla e che è stata da tempo accantonata.

"Vogliono che la verità si allontani"

Pietro Meneguzzi ieri sera era ospite nella puntata di ‘Chi l'ha visto?' in onda su Rai3 e condotto da Federica Sciarelli. "Quello di cui parlano alcune testate sono sempre le stesse storie da 42 anni. Ogni tanto vengono ritirate fuori per far sì che la verità si allontani" ha detto Meneguzzi, in trasmissione con lui c'era anche il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi. Nel 2023 con il nuovo pubblico ministero Stefano Luciani la Procura è tornata ad indagare sul caso Orlandi e sono stati riascoltati i famigliari, dopo le dichiarazioni fatte da Natalina, sorella di Emanuela e di Pietro, in merito a delle avances verbali ricevute dallo zio Mario nel lontano 1978, quando aveva 23 anni.

"Nessuno scoop, solo vecchi nastri dimenticati"

Ad aprile del 2024 la polizia giudiziaria ha svolto delle perquisizioni nella casa in affitto, dove vive la moglie di Mario Meneguzzi a Roma, nella casa di famiglia sempre a Roma, dove oggi c'è la sorella di Pietro Meneguzzi e la casa di montagna. All'interno delle tre abitazioni sono state trovate delle microcassette audio, alcune delle quali vuote e delle videocassette VHS, tutte sequestrate e ispezionate con attenzione. "Dentro a una videocassetta c'era il video musicale dei Backstreet Boys, in un'altra la registrazione della trasmissione televisiva ‘Sei forte maestro' con Emilio Solfrizzi e ancora, una vecchia puntata di ‘Telfono Giallo' – spiega Pietro Meneguzzi – Nessuno scoop, solo tanti nastri dimenticati in un angolo della casa, come probabilmente ce ne sono in molte degli italiani che custodiscono vecchi ricordi".

"Ennesimo tentativo di depistaggio"

Per le famiglie Orlandi e Meneguzzi tornare sulla pista famigliare dopo 42 anni senza che si sia arrivati alla verità sulla scomparsa di Emanuela "è l'ennesimo tentativo di depistaggio, siamo  arrabbiati e amareggiati – spiaga Pietro Orlandi, che aggiunge – Dopo la scomparsa di Emanuela non so cosa sarebbe accaduto se non ci fossero stati loro ad aiutarci – i Meneguzzi ndr – mio cugino Pietro per 42 anni è stata la persona che mi è stata più vicino in assoluto" spiega Pietro. Zio Mario si è occupato di gestire la trattativa telefonica con i presunti intermediari dei rapitori di Emanuela e i rapporti con i giornalisti.

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