Ecco il centro vaccinale agli studios di Cinecittà a Roma: è nel teatro di ‘Un medico in famiglia’

L'assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, ha effettuato un sopralluogo nel nuovo centro vaccinale in allestimento all'interno degli studios di Cinecittà a Roma. Nello specifico è stato realizzato all'interno dello stesso teatro dove, negli anni '90, è stata girata e registrata la fiction della Rai ‘Un medico in famiglia', con Lino Banfi e Giulio Scarpati. D'Amato è stato accompagnato nella visita dal direttore generale della Asl Roma 2 Casati. Non c'è ancora una data ufficiale per l'inaugurazione.
I nuovi centri vaccinali di Roma e del Lazio
Quello di Cinecittà è uno dei quattro nuovi grandi centri vaccinali in allestimento a Roma e provincia e che apriranno nei prossimi giorni per consentire un'accelerazione nella campagna vaccinale del Lazio: il 19 aprile (o almeno questa era l'intenzione prima del temporaneo stop al vaccino Johnson&Johnson) verrà inaugurato il nuovo hub all'outlet di Valmontone, il primo drive-in del Lazio. Negli stessi giorni apriranno anche i punti vaccinali al centro commerciale Porta di Roma e alla Vela di Calatrava a Tor Vergata, a cura del Policlinico di Roma Tor Vergata. Nel Lazio sono attualmente attivi circa 120 punti di somministrazione dei quattro vaccini anti Covid approvati dall'Ema e dall'Aifa. Fino ad ora in ogni centro vaccinale si somministrava un solo tipo di vaccino: per esempio il siero inoculato nei grandi hub della stazione Termini, dell'aeroporto di Fiumicino e della Nuvola di Fuksas all'Eur era quello di AstraZeneca. Il siero di Moderna, per esempio, viene somministrato al centro vaccinale dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, al Campus Bio-Medico e all'Istituto Spallanzani. Soprattutto nei grandi ospedali viene somministrato il vaccino Pfizer, più difficile da conservare rispetto ad AstraZeneca. L'obiettivo del Lazio è arrivare da oggi e per tutta la prossima settimana a circa 30mila vaccinazioni giornaliere, così come chiesto dal piano elaborato dal commissario straordinario per l'emergenza coronavirus, il generale Francesco Paolo Figliuolo.