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Dopo l’incendio all’ospedale di Tivoli vietati alberi di Natale e presepi dalla Asl Roma 6

Niente alberi di Natale e presepi negli ospedali della Asl Roma 6. Lo ha comunicato l’azienda sanitaria per ridurre il rischio incendi dopo quanto avvenuto a Tivoli.
A cura di Natascia Grbic
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Un albero di Natale in ospedale (foto Facebook)
Un albero di Natale in ospedale (foto Facebook)

Non ci saranno alberi di Natale e presepi illuminati negli ospedali della Asl Roma 6. Lo ha deciso l'azienda sanitaria per evitare che possa ripetersi quanto avvenuto nel nosocomio di Tivoli, dove tre pazienti sono morti e la struttura è stata dichiarata inagibile. Così la Asl Roma 6 ha inviato in tutti i suoi presidi una circolare per evitare che quanto accaduto all'ospedale di Tivoli possa ripetersi da un'altra parte.

"Al fine di ridurre al minimo il rischio elettrico e le conseguenze correlate, con la presente si rinnova la circolare dei divieti e limitazioni relativi all'installazione di alberi di Natale e presepi all'interno di tutte le strutture aziendali", si legge nella circolare, visionata da Ansa. Dove, si ricorda che tutte le vie di fuga devono essere percorribili e libere da ostacoli, i presidi antincendio visibili e pronti per essere utilizzati nel caso ve ne fosse bisogno, "vige il divieto di fumo esteso anche alle sigarette elettroniche" e di "parcheggiare in modo corretto nelle aree appositamente individuate nelle pertinenze esterne delle strutture sanitarie, spegnendo i motori a sosta avvenuta". Si specifica inoltre di "smaltire regolarmente i rifiuti ospedalieri".

L'incendio all'ospedale di Tivoli ha devastato la struttura e causato la morte di tre pazienti. Il nosocomio è inagibile, e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha annunciato di aver proceduto all'acquisto di 178 posti letto presso strutture private. La pressione ospedaliera sulle altre strutture del Lazio è tanta, le ambulanze spesso bloccate nei pronto soccorso e i posti letto non sono sufficienti. Qualche giorno fa, un anziano ha dovuto aspettare per tre ore l'arrivo dell'ambulanza: ma si tratta di uno dei tanti casi che si stanno verificando in questi giorni, soprattutto nella città di Roma.

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